BAGNO A RIPOLI – In un assolato sabato pomeriggio, Micol ha festeggiato il suo primo anno di vita.
La cagnolina lo ha celebrato cieca da entrambi gli occhi, dopo l'incontro (lunedì 19 maggio), con un criminale che le ha sparato nel muso una doppia raffica di pallini da caccia.
Abbiamo raccontato la sua storia, il suo proprietario Stefano Meucci ci ha parlato di tutta l'amarezza e la rabbia provate in questa circostanza.
Amarezza e rabbia che sono quelle dei tanti che vivono vicino alla famiglia Meucci, nella campagna di Lappeggi. Ma anche di tantissimi che hano scoperto questa storia fatta di ignoranza e barbara arroganza dai giornali.
Una rabbia che nei giorni scorsi aveva portato Stefano a scrivere una lettera al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (clicca qui per leggere l'articolo).
"Ci dia una mano – aveva scritto Meucci rivolto a Rossi – perché quest'animale venga trovato e abbia, almeno, da vergognarsi davanti a noi. Venga pure a trovarci, troverà una comunità che ci sta dimostrando una solidarietà incredibile, di cui andiamo fieri, e di cui anche lei deve esserlo".
"Caro Stefano sono con lei – ha risposto il governatore regionale – e per quanto mi riguarda, la penso come Norberto Bobbio: "gli animali sono eguali a noi uomini, per lo meno nella capacità di soffrire". Nessuno, per il solo fatto di possedere un'arma, deve pensare di poter decidere della vita di qualcun altro, animale o umano che sia".
"Sono anche io convinto – ha concluso – che nella nostra comunità ci siano gli anticorpi per reagire al veleno della violenza. Un saluto anche a sua moglie e alla vostra bambina".
di Matteo Pucci
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