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martedì 8 Ottobre 2024
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    Coperte realizzate per i senza dimora: allieve e allievi di Barberino Tavarnelle le hanno consegnate a Saverio Tommasi

    Il presidente dell'associazione Sheep Italia le ha ricevute in una mattinata piena di emozioni al Cinema Olimpia

    BARBERINO TAVARNELLE – Missione compiuta. Centinaia di quadratoni, fatti a mano con i ferri da calza, avvolgenti e super colorati, sono stati assemblati e cuciti a comporre grandi coperte di lana.

    Nei tasselli di tessuto si intrecciano i fili della solidarietà di un’intera comunità.

    Sono i pezzi di cuore morbido, esplosi dalle classi delle primarie di Barberino e Tavarnelle, pronti a salpare l’ancora per il viaggio della solidarietà.

    La destinazione è quel volto dell’Italia che ogni giorno fa i conti con la fragilità umana e vaga attraverso strade e piazze del territorio nazionale, da nord a sud, per aiutare e tenere al caldo i senza dimora.

    I 150 studenti, coinvolti attivamente nel progetto “Caldi abbracci colorati che arrivano dal cuore”, hanno centrato l’obiettivo: impegnarsi tutti insieme, imparare a sferruzzare e realizzare decine di coperte-dono, utili a sostenere i clochard nei periodi più freddi.

    Un’azione concreta a favore di tutti coloro che vivono in situazioni di disagio e di emergenza e sono costretti a dormire per strada, su una panchina.

    Ad aver risposto alla chiamata internazionale ai ferri da calza, lanciata da Sheep Italia, sono state otto classi primarie dell’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Barberino Tavarnelle per iniziativa della loro dirigente scolastica, Anna Maria Pia Misiti, che ha introdotto il percorso solidale all’interno della comunità scolastica.

    Sono state una decina le coperte, in stile patchwork, morbide e accoglienti che gli allievi delle scuole “Andrea da Barberino” di Barberino Val d’Elsa ed “Edmondo de Amicis” di Tavarnelle hanno realizzato con le loro mani per i senzatetto.

    La consegna materiale a Saverio Tommasi, giornalista attivo nelle questioni sociali, nonché presidente di Sheep Italia, è avvenuta nella sala del Cinema Olimpia, gremita di famiglie, genitori e nonni compresi.

    All’evento hanno preso parte la dirigente scolastica Anna Maria Pia Misiti, l’assessore alle politiche educative Giampiero Galgani, la coordinatrice del progetto, l’insegnante Silvia Barbetti e le docenti che hanno realizzato il percorso al fianco degli studenti: Elbana Viti, Giovanna Bevanati, Antonella Catarzi, Veronica Nannoni, Sara Todaro, Lucilla Bartalini, Teresa Fedele, Roberta Zazzeri, Giusy Attanasio, Zaira della Marca, Chiara Bibbiani, Francesca Fattorini, Patrizia Molignano, Virginia Solazzo, Maria Gambino.

    “È stato un progetto vincente perché ha coinvolto direttamente e attivamente le famiglie – commenta l’assessore alle politiche educative Giampiero Galgani – Il percorso educativo, partito nelle scuole con i bambini curiosi e attenti, si è esteso ai genitori, ai nonni, ai familiari ed è diventato un progetto di comunità. Che ha costruito una rete solidale, inclusiva, intergenerazionale, intenta a lavorare e mobilitarsi per dare risposte ai soggetti svantaggiati”.

    Le bambine e i bambini si sono appassionati al lavoro ai ferri e al gioco “serio” delle relazioni.

    Oltre ad apprendere una nuova forma di artigianalità, hanno rafforzato il loro dialogo in classe, hanno condiviso le tappe del progetto con la famiglia e si sono impegnati per concretizzare un progetto di cooperazione, comune e condiviso.

    “Gli studenti si sono sentiti parte di una comunità, protagonisti di un’azione filantropica – commenta la referente Silvia Barbetti – che vuol trasmettere ai senzatetto le atmosfere accoglienti e intime di casa. Un aspetto importante del progetto è anche quello di aver destato l’interesse delle bambine e dei bambini indistintamente, il lavoro a maglia è un’attività costruttiva perché abbatte barriere di ogni tipo e invita a interagire gli uni con gli altri, in autonomia e libertà”.

    “Ho scelto di proporre questo progetto – precisa la dirigente scolastica Anna Maria Pia Misiti – e ringrazio tutte le maestre e i maestri che vi hanno aderito, anche per sviluppare negli studenti la motricità fine”.

    “L’utilizzo efficace delle mani – prosegue – permette di svolgere le attività nella vita quotidiana, a scuola, a casa in modo indipendente; dunque, oltre all’importante funzione di sensibilizzare gli studenti sul tema della solidarietà e della necessità di unire e attivare ponti di amicizia ed emozioni fra le persone per sostenere le esigenze dei meno fortunati il progetto, ispirato dal pensiero montessoriano, ha permesso alle allieve e agli allievi di scoprire nuove abilità e coltivare maggiore fiducia in se stessi e negli altri”.

    Alla consegna delle coperte sono intervenute anche le nonne di alcuni studenti per esprimere commenti positivi sul progetto e sottolineare i risvolti sociali che l’iniziativa ha determinato nelle relazioni familiari.

    “Ci auguriamo – conclude – che l’iniziativa che ha moltiplicato le opportunità di trascorrere del tempo insieme ai nostri nipoti e condividere il piacere di lavorare ai ferri possa essere riproposto anche il prossimo anno”.

    L’amministrazione comunale esprime un ringraziamento al Cinema Olimpia per l’accoglienza riservata all’iniziativa.

    E’ stato un momento emozionante – dice Tommasi – che ha unito più generazioni con uno scopo chiaro: realizzare coperte di lana, calde e morbide, per persone senza dimora”.

    “Un grazie di cuore – conclude – profondo e sentitissimo, all’Istituto comprensivo “Don Milani” di Barberino Tavarnelle, al Comune, alla preside della scuola, a tutto il corpo docente e soprattutto alle bambine e ai bambini!”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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