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mercoledì 11 Settembre 2024
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    Duecento persone in cammino tra Barberino e Tavarnelle per “fermare la guerra, costruire la pace”

    Partecipazione numerosa alla manifestazione promossa dal Comune insieme alle associazioni del Tavolo per la Pace e l'Istituto comprensivo "Don Lorenzo Milani"

    BARBERINO TAVARNELLE – Da Barberino Val d’Elsa a Tavarnelle con i cartelli, i disegni, le poesie, per alzare uniti una barriera di civiltĂ  contro la guerra e le sue drammatiche conseguenze, fatte di violazioni dei diritti umani e crimini sull’umanitĂ .

    Un fiume di circa duecento persone, tra adulti, giovani e bambini, ha ondeggiato con i colori della pace lungo il camminamento pedonale che collega i due centri abitati in occasione della manifestazione che si è tenuta sabato pomeriggio.

    Promossa dal Comune con le associazioni del Tavolo per la Pace e l’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Barberino Tavarnelle.

    In tanti, e con contributi diversi, in rappresentanza delle associazioni locali, hanno risposto all’appello lanciato dall’amministrazione comunale per esprimere in modo netto la contrarietĂ  di un intero territorio all’assedio delle truppe russe in Ucraina.

    “Fermate la guerra, costruiamo la pace” è lo slogan che la comunitĂ  di Barberino Tavarnelle ha formulato all’unisono per far sentire il proprio peso specifico, motivato dalla necessitĂ  di costruire un’opposizione decisa all’invasione militare, voluta da Putin, in difesa della popolazione ucraina.

    Partita dalla pineta di Barberino Val d’Elsa, la marcia della pace ha fatto tappa in piazza Matteotti a Tavarnelle dove si sono alternati gli interventi del sindaco David Baroncelli, dell’assessora Marina Baretta, della dirigente scolastica Paola Salvadori con la partecipazione del sindaco di San Casciano Roberto Ciappi e del consigliere regionale Massimiliano Pescini.

    Parole intense quelle espresse, nel suo intervento, dal sindaco Baroncelli che ha sottolineato come la guerra, “pur essendo un sostantivo femminile non sia donna, non sia nĂ© promossa, voluta o combattuta da donne”.

    Il primo cittadino ha messo l’accento sul fatto che “sono le donne, come anche i piĂą piccoli, i giovani, e gli anziani, a soffrire di piĂą degli effetti devastanti e omicidi di un conflitto inaccettabile e ingiustificato come quello che si sta consumando nell’Europa dell’est”.

    Il sindaco ha ringraziato i tanti costruttori di pace e soprattutto le tante donne che hanno lavorato alla manifestazione e siedono al Tavolo della pace.

    “La pace è femminile ed è voluta e realizzata concretamente dalle donne, come anche la storia ci insegna – ha aggiunto – lo attesta, fra gli altri, un episodio della prima guerra mondiale quando le donne di Noce furono multate e arrestate perchĂ© scesero in piazza a protestare contro il conflitto”.

    Ai ringraziamenti si unisce l’assessora alle politiche della pace Marina Baretta per la massiccia adesione all’iniziativa: “Abbiamo rivissuto, dopo tanto tempo, la possibilitĂ  di metterci insieme, di unirci, di marciare, per dire la nostra idea e affermare la nostra opinione opponendoci a ciò che è ingiusto e contro l’umanitĂ , desidero davvero ringraziare tutti coloro che c’erano partendo dalle bambine, dai bambini, dalle ragazze e dai ragazzi”.

    “Abbiamo dimostrato – ha chiosato l’assessora – che il mondo istituzionale, associativo, scolastico, cittadino del nostro paese forma una comunitĂ  forte che sa unirsi e lottare per la pace, contro questa e tutte le guerre”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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