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giovedì 25 Aprile 2024
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    I marciallini-certaldesi non ne possono più: “Siamo 80, con troppi problemi. Serve soluzione”

    "La comunità è unica, ha una sua fisionomia. Ma la suddivisione fra due Comuni crea non pochi problemi, sia formali che sostanziali"

    MARCIALLA (BARBERINO TAVARNELLE) – Riguardo alla questione della suddivisione di Marcialla in due comuni (Barberino Tavarnelle e Certaldo), sono ormai molti i cittadini di Marcialla – in particolare quelli residenti nella zona certaldese – che intendono rimarcare le loro ragioni. Una volta per tutte.

    Le hanno già espresse in una lettera (il più recente dei loro tentativi) che giorni fa hanno inviato ai sindaci di Barberino Tavarnelle (David Baroncelli) e di Certaldo (Giacomo Cucini), all’assessore regionale Stefano Ciuoffo, ai consiglieri regionali Massimiliano Pescini e Enrico Sostegni, al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all’assessore regionale Serena Spinelli.

    # Marcialla e la lettera al Comune di Certaldo per separarsi e andare con Barberino Tavarnelle

    Alla lettera ha risposto il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini adducendo motivazioni contrarie all’unificazione di Marcialla sotto Barberino Tavarnelle. Motivazioni che ai marcialliani appaiono “ridicole”.

    “Cucini ha detto che, “perdendo” Marcialla, Certaldo rischierebbe di avere meno di 15.000 abitanti – commentano alcuni dei marciallini che hanno scritto la lettera – Al momento ne conta 16.000. E non pensiamo che siano gli ottanta abitanti di Marcialla a fare la differenza sul comune”.

    “Cucini ha anche detto che l’amministrazione sta stanziando dei soldi per il campo sportivo – aggiungono – E’ da anni che c’è questo problema e non ha mai tentato di risolverlo. Poi adesso ci sono altre priorità, come la strada che frana”.

    “La sensazione che abbiamo noi – dicono – è che l’amministrazione certaldese abbia la mente rivolta verso l’empolese: al bivio Marcialla ci sono le colonne d’Ercole per loro. Percepiamo nettamente l’assenza istituzionale: neppure per l’inaugurazione del teatro ci fu partecipazione”.

    “Comunque la nostra intenzione non è quella di fare una polemica mediatica con il sindaco – specificano – Cerchiamo di far capire quali sono i nostri disagi, specialmente ai nostri concittadini, cioè gli abitanti di Barberino Tavarnelle: ci auspichiamo una comunità unita”.

    “Inoltre – auspicano – ci farebbe molto piacere ricevere quell’appoggio che noi in passato abbiamo dato (ben volentieri) alle altre frazioni quando ne hanno avuto bisogno”.

    “La frazione di Marcialla conta circa 600 abitanti in totale, di cui la maggior parte sul comune di Barberino Tavarnelle e solo ottanta su quello di Certaldo – spiegano – Peraltro la suddivisione geografica è alquanto bizzarra: ci sono vie e addirittura case tagliate dal confine. La comunità è unica, ha una sua fisionomia. Ma questa suddivisione crea non pochi problemi, sia formali che sostanziali”.

    Innanzitutto per quanto riguarda la sanità: chiamando il 112 dal prefisso 055, l’ambulanza arriva da Barberino Tavarnelle; invece, se si telefona dal prefisso 0577, il soccorso arriva da Certaldo, nonostante sia comunque più vicino Barberino Tavarnelle.

    “E – si sa – a volte dieci minuti possono anche salvare la vita”: un’evidente preoccupazione emerge dalle loro parole.

    La distanza si fa sentire anche quando i “marciallini certaldesi” si devono recare all’Asl o in Comune: sono certamente situazioni di minore gravità rispetto al soccorso e certamente i dieci minuti in più non impattano sulla vita di nessuno, ma sono secondo loro “superflui”.

    Poi c’è il problema – non irrisorio – delle frane: “Prima quella a San Lorenzo a Vigliano (zona a cavallo tra i due comuni), risolta ad inizio maggio grazie esclusivamente al comune di Barberino Tavarnelle. Ora quella in via San Francesco: Barberino Tavarnelle si è dimostrato pronto ad intervenire, ma Certaldo non ha mai dimostrato interesse”.

    Anche la situazione del campo sportivo è critica: “E’ in uno stato di degrado a causa della mancata manutenzione da parte del comune di Certaldo: occorre da tempo un ripristino completo, ma per adesso non è stato fatto niente”.

    Vanno avanti i marciallini: “Il capitolo dei rifiuti è l’emblema di come questa situazione sia paradossale: la differenza nella tari e nella gestione dei rifiuti in una frazione come Marcialla è alquanto singolare ed inspiegabile”.

    E analogamente: “La presenza di due gestori dell’acquedotto su una stessa frazione (Publiacqua per Barberino Tavarnelle ed Acque SPA per Certaldo) genera disservizi e disagi con risvolti assurdi”.

    “Ultimo ma non ultimo l’ecomostro in via Matteotti – cioè l’abbozzo di una casa, ormai fermo da anni – In fase di campagna elettorale (2014), l’attuale sindaco Cucini (allora candidato) fece sua la richiesta, garantendo una risoluzione: parole non seguite dai fatti”.

    Ciò che i marciallini si augurano è di arrivare ad una soluzione tramite l’accordo tra i due Comuni: “Attendiamo l’incontro di persona, al quale lo abbiamo invitato, con il sindaco Cucini”, concludono speranzosi.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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