CHIANTI FIORENTINO – I sindaci dell’Unione comunale del Chianti fiorentino Roberto Ciappi, Paolo Sottani e David Baroncelli, sostengono la decisione della giunta regionale di voler estendere la durata temporale del finanziamento a supporto dell’attività dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea.
Le amministrazioni comunali di San Casciano, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle condividono le ragioni dell’Istituto Storico espresse nei giorni scorsi dal presidente Vannino Chiti, dal vicepresidente Andrea Morandi e dal direttore Matteo Mazzoni.
“Nel contesto storico e commemorativo – dichiarano i sindaci – che unisce la Toscana in questo importante anno, in vista dell’ottantesimo anniversario della Liberazione dei nostri territori dall’occupazione nazifascista che ricorre fra poco più di una settimana, approviamo la scelta della giunta regionale”.
“Che si adopererà – ricordano – affinché sia data garanzia di continuità all’Istituto per le attività di ricerca, formazione e conservazione del patrimonio storico-culturale che svolge con impegno, dedizione, professionalità grazie al supporto di un team qualificato e di elevata esperienza, costituito da studiosi, ricercatori e professionisti, fra cui tanti giovani”.
“Crediamo sia giustissima la richiesta dell’ISRT – proseguono – di modificare con urgenza, attraverso un emendamento, la Legge regionale 38 del 2002 che ha per oggetto “Norme in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della resistenza e di promozione di una cultura di libertà, democrazia, pace e collaborazione tra i popoli” e convertire lo stanziamento passando da una base annuale ad una triennale”.
Il finanziamento annuale è di circa 450mila euro per tutta la rete toscana (nove istituti) da moltiplicare per tre anni.
“Da anni collaboriamo con l’ISRT – insistono – per la realizzazione di progetti culturali ed editoriali di area, tesi alla valorizzazione, alla conoscenza e alla ricerca della memoria storica, abbiamo pubblicato volumi, organizzato iniziative, incontri letterari, camminate ed escursioni, attività di studio e divulgazione legata alle vicende del passaggio sul fronte, alle stragi nazifasciste del secondo conflitto mondiale, abbiamo condotto percorsi educativi e formativi rivolti a docenti, studenti, cittadini e associazioni”.
“Occorre dunque passare ad un finanziamento triennale – concludono i tre primi cittadini – per assicurare fondi indispensabili al mantenimento delle sedi e dei professionisti che operano nell’Istituto e continuare a programmare le importanti attività che in questa fase storica, in cui i principi e i valori democratici su cui si fonda la nostra Carta Costituzionale, la nostra libertà, rischiano ogni giorno di essere minati, sono una luce che costruisce conoscenza, consapevolezza, coscienza civica dalla quale nessuno, soprattutto le nuove generazioni, può prescindere”.
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