BARBERINO TAVARNELLE – Andrea, babbo di Chiara, 19 anni, ha la voce calma mentre ci racconta la disavventura che hanno vissuto in questi ultimi giorni.
La calma, molto probabilmente, di chi ha vissuto altre volte situazioni come quella che ci racconterà.
Vivono nel comune di Barberino Tavarnelle. Chiara ha 19 anni, frequenta la terza superiore a Colle Val d’Elsa: non parla, non scrive, e si muove solo sulla sua sedia a rotelle.
Lunedì prossimo era prevista una gita della sua classe a Castelfiorentino, “per una mostra, un’uscita didattica insomma” dice Andrea.
Mezzo scelto, il treno: partenza a Poggibonsi, si scende a Castelfiorentino. Si visita la mostra, si risale sul treno e si torna a Poggibonsi.
Niente di più facile direte? Certo, basta non vivere su una sedia a rotelle. Come ci racconta Andrea.
“Queste situazioni – premette – devono essere raccontate. Perché è giusto che le persone sappiano”.
“Una volta che siamo venuti a conoscenza della data dell’uscita – racconta – ci siamo mossi per contattare i servizi ferroviari, per avere informazioni. Abbiamo contattato il numero verde segnalato alla stazione di Poggibonsi”.
“Ed abbiamo scoperto – prosegue – che alla stazione di Poggibonsi, fissando con un paio di giorni di anticipo, il servizio di salita e discesa dal treno poteva essere garantito. A Castelfiorentino no, in nessun modo”.
Già il fatto che una persona disabile, che si muove in sedia a rotelle, debba contattare in anticipo per poter accedere al treno è di per sé, francamente, inaccettabile.
Qui però si va oltre secondo la testimonianza di Andrea. Ovvero con una stazione, quella di Castelfiorentino, praticamente off limits.
“L’uscita è stata rinviata – ci spiega ancora Andrea – per le nuove normative sul Covid-19 in uscita da lunedì prossimo”.
“Ma quando verrà fatta – conclude – l’unico modo per poter far partecipare mia figlia sarà quello di andare a portarla e a riprenderla con la nostra auto”.
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