BADIA A PASSIGNANO (BARBERINO TAVARNELLE) – Da sabato 2 giugno la facciata nord-est dell’abbazia di San Michele Arcangelo, a Badia Passignano, non è piĂą avvolta nelle tenebre.
Su questo lato infatti, rimasto fedele alla versione originaria, al calare della luce si potranno ammirare le antiche mura illuminate.
SarĂ una vista che si potrĂ godere chi si troverĂ nelle vicinanze: ma anche chi arriva nel borgo, proveniente dal versante di Greve in Chianti, oppure da Poggio al Vento, godrĂ di uno spettacolo unico.
Tutto questo è stato possibile grazie al Lions Club Barberino Tavarnelle, che ha contribuito alle spese per l’installazione dei fari alla base della facciata.
Sono stati in particolare due soci del club, Paolo Sardelli e Mario Paoli, a realizzare l’impianto.
Con l’aiuto di Piero Tossici, che ha contribuito ad effettuare gli scavi, e grazie allo Studio Apogeo e il progetto del geometra Ruggero Trentanovi, dopo una serie di prove è stato realizzato un intervento che va a valorizzare l’abbazia e l’intero borgo di Badia.
A far da collegamento e seguire l’iter dei permessi da presentare alla Soprintendenza per l’approvazione è toccato a Saverio Bambi, da poco pensionato.
Grazie alle nuove tecnologie utilizzate, le sette lampade a led, da 100 watt, hanno dei consumi ridotti al minimo.
Al calare del sole, ma non prima della benedizione da padre Alessandro, è stata la presidente del Lions Club Barberino Tavarnelle, Lia Corsi, a premere l’interruttore d’accensione dei fari. Insieme al superiore, padre Jinsho Kuriakose, Paolo e Mario, seguita da un applauso dei presenti.
La serata è stata preceduta anche dalla visita del parco del monastero, ripulito dalla folta vegetazione dagli abitanti della frazione e dalla Pro Loco.
Mentre i giovani, seguiti da padre Matteo, si sono adoperati per ripristinare il campetto da gioco.
Al recupero della parte di un muretto crollato hanno provveduto due soci del Lions Club, Claudio e Fabrizio Tafani.
Dopo una squisita merenda-cena Lia Corsi ha pubblicamente ringraziato, oltre ai presenti, chi ha lavorato per l’illuminazione ed eseguito i vari lavori del parco.
Mentre il padre superiore dei monaci, Jinsho Kuriakose, ha detto: “Ringrazio tutti voi per quello che avete fatto e farete in futuro. I Lions hanno fatto diverse cose per questi luoghi, ripristinando l’ingresso della Badia, le porte interne, le vetrate artistiche, oltre ai restauri delle cappelle adiacenti alla Badia”.
“Grazie davvero per il vostro aiuto – ha concluso – e anche all’impegno dei badiani. I lavori non finiscono certo oggi, ci sono ancora tante cose in corso e anche da fare; ma a tutti va un grazie particolare dai monaci”.
La serata ha riservato anche una visita all’interno della cantina Antinori, sotto la Badia, guidati dal volenteroso e instancabile Piero Tossici. Che tanto si adopera per i vari bisogni del monastero.Â
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