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mercoledì 11 Settembre 2024
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    Nominato Sottosegretario alle Infrastrutture, ha salutato nel cda di oggi. Facendo un bilancio

    Come da previsioni nel consiglio d'amministrazione di oggi Erasmo D’Angelis, nominato Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha lasciato la presidenza di Publiacqua, delegando le funzioni alla vicepresidente Caterina Ammendola, in attesa della nuova nomina che verrà decisa dai 49 Comuni proprietari dell'azienda e dall'assemblea dei soci.

     

    “Non lascio il settore, anzi raddoppio gli impegni spiega D’Angelis – da Sottosegretario, infatti, continuerò ad occuparmi degli investimenti in infrastrutture per acquedotti, fognature e depurazione, che in molte Regioni hanno un arretrato di almeno venti anni rispetto al resto dell’Europa e urgente bisogno di rilancio per garantire qualità in un servizio fondamentale e non inquinare fiumi e ambiente. Sono state già annunciate le prime pesantissime sanzioni europee per infrazione all’obbligo di depurazione degli scarichi civili per circa 350 milioni dal mese di giugno. L’obiettivo è di evitarle, almeno nelle Regioni come la Toscana, con cantieri aperti”.

     

    “Lascio la più grande azienda pubblica regionale in ottime mani – sottolinea – e soprattutto in buona salute. E' un’azienda sana, con tutti i conti in ordine, leader in Italia per gli investimenti: nei tre anni della mia presidenza e con l'Ad Alberto Irace abbiamo investito la cifra record di circa 200 milioni di euro, affrontando emergenze continue (siccità, gelate, nubifragi, rotture di tubazioni vetuste) con 90.000 interventi l’anno per la Toscana centrale nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo".

     

    "Abbiamo realizzato opere fondamentali per l'approvvigionamento idrico – prosegue – inventando il sistema dei fontanelli come innovativo servizio ai cittadini: oggi sono 58 tra parchi e piazze e vedono un boom di erogazione e risparmi economici e ambientali. Sono il nostro più grande spot per l'acqua pubblica del rubinetto in cui consumi negli ultimi 3 anni sono balzati dal 45% a circa il 60%".

     

    "La mia più grande soddisfazione, però – continua D’Angelis – sarà vedere finalmente l'Arno ripulito dalle fogne: accadrà tra circa un anno, a conclusione della più grande opera idrica in corso in Italia. Non è stato semplice per noi far ripartire il cantiere dell'Emissario in Riva Sinistra di Firenze nel 2010 dal costo di 70,1 milioni di euro. Era bloccato da 9 anni e ci siamo assunti enormi responsabilità anche personali, sapendo che si tratta di una infrastruttura che chiuderà un'epoca per Firenze che vede ancora metà città scaricare reflui nel fiume dal Medioevo”.

     

    “Oggi è in corso in Publiacqua – conclude D’Angelis – seguita dall’Ad Irace, la più moderna e tecnologica trasformazione dell'organizzazione di lavoro dei nostri 651 dipendenti per essere sempre più efficienti e per rispondere alle richieste di interventi che ormai vengono segnalati anche via Twitter. Altro motivo di soddisfazione è aver realizzato questa trasformazione e tutto il nostro grandissimo lavoro senza un minuto di sciopero, anzi condividendo tutto con i nostri straordinari tecnici, operai, ingegneri, architetti, biologi ed altre professionalità impegnate per tutelare e gestire il bene comune per eccellenza”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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