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venerdì 29 Marzo 2024
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    Fototrappole in azione nel Chianti fiorentino. I Comuni aumentano i controlli sugli abusivi dei rifiuti

    A Barberino Tavarnelle, Greve e San Casciano, un sistema di telecamere mobili e temporanee posizionate lungo le strade, in prossimità dei cassonetti e nei siti maggiormente esposti

    CHIANTI FIORENTINO – Le amministrazioni comunali del Chianti fiorentino aumentano i controlli per “scovare” gli abusivi dei rifiuti, mettendo in funzione le fototrappole.

    Garantire maggiore sicurezza e tutelare il patrimonio pubblico: è il duplice obiettivo dei Comuni di San Casciano, Greve e Barberino Tavarnelle, che hanno deciso di rafforzare il sistema di controllo volto a combattere il fenomeno dell’abbandono e l’irregolare smaltimento dei rifiuti.

    Sui furbetti dei rifiuti, intenzionati a depositare i sacchetti della spazzatura (e molto spesso anche rifiuti ingombranti, inerti di edilizia…) in maniera illecita, è puntato un obiettivo speciale. E’ quello delle fototrappole, i dispositivi elettronici installati dalla polizia locale nelle aree considerate maggiormente a rischio.

    “Chi abbandona i rifiuti causa un danno ingente all’ambiente, oltre a rendere vano lo sforzo dei cittadini virtuosi che differenziano correttamente – dichiarano i sindaci Roberto Ciappi, Paolo Sottani e David Baroncelli – l’ambiente è invece un patrimonio collettivo di cui ognuno deve prendersi cura responsabilmente, è una sorta di propaggine esterna e diffusa di casa nostra, il compito di tenere in vita bellezza e prestigio del territorio richiede un’azione collettiva fondata sul rispetto, la consapevolezza, la partecipazione attiva alla cultura della sostenibilità”.

    Impegnati nella realizzazione di politiche ambientali di area e promotori di pratiche virtuose condivise, come il progetto concluso Chianti Waste Less, i sindaci tornano alla carica sulla necessità di differenziare correttamente.

    Mettendo in campo nuovi strumenti di prevenzione e contrasto finalizzati a limitare l’azione (criminale) degli incivili dei rifiuti, che sporcano e denigrano l’ambiente lasciando la spazzatura dove capita, senza tener conto delle regole.

    Un’esortazione, fatta di non sole parole, quella lanciata dalle amministrazioni comunali, che coincide con l’attuazione di un’ulteriore misura volta ad arginare l’abbandono dei rifiuti, fenomeno che nei comuni dell’Unione continua a registrare la presenza di un numeroconsistente di casi ed episodi che si riconducono al vandalismo ambientale.

    Ad essere presi di mira non solo i centri urbani, ma le aree collinari più distanti e le zone di campagna.

    Le fototrappole constano di un sistema di telecamere mobili e temporanee posizionate lungo le strade, in prossimità dei cassonetti e nei siti sensibili e maggiormente esposti al rischio di illeciti (strade, zone verdi, aree boschive), con le quali gli agenti della polizia locale monitorano, sorvegliano e individuano i responsabili di eventuali azioni non corrette

    Le telecamere si avvalgono di un sistema informatico e digitale in uso nella sede comunale della polizia locale del Chianti fiorentino.

    “Sono apparecchi efficaci – spiega il vicecomandante dell polizia locale Marco Ravaglia – che ci permettono di rilevare la presenza di un’azione di conferimento non corretto, di ricostruire la dinamica e risalire all’identità degli eventuali trasgressori”.

    “Ricordiamo – conclude Ravaglia – che chi viola il regolamento normativo sui rifiuti non è tenuto soltanto a pagare la sanzione ma ha l’onere di sostenere tutte le spese relative al recupero dei rifiuti abbandonati”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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