Giacomo Billi, assessore uscente in Provincia di Firenze (sviluppo, programmazione, turismo), è personaggio molto conosciuto nel Chianti, spesso visitato nell'ambito delle sue deleghe. Anche a lui, candidato alle "Parlamentarie" del Partito democratico di domenica 30 dicembre, il Gazzettino ha rivolto le tre domande.
Perché dare la preferenza proprio a lei?
"Anche per la brevità della campagna elettorale credo di poter chiedere il voto in nome di quello che ho fatto e per cui mi conoscono: prima come segretario cittadino del Partito democratico, poi come assessore provinciale. Penso di aver dimostrato di poter fare cose buone".
Quanto conta e come manterrà il rapporto con il territorio?
"E' fondamentale e lo si mantiene con l'assoluta reperibilità e disponibilità. Sono importanti gli strumenti tecnologici, ma non potranno mai sostituire il faccia a faccia, l'incontro e lo scambio di idee. Molto semplicemente, se andrò a Roma replicherò su scala nazionale quel che ho fatto per tenere tutti i contatti con le realtà provinciali nei miei anni da assessore. Chi mi conosce sa che quello del rapporto diretto è un tema che sento molto vicino".
Le tre priorità che si darebbe una volta a Roma…
"Un radicale rinnovamento della politica e dei partiti, ma anche del mondo delle istituzioni; dimostrare che il binomio turismo/cultura è una base solida su cui costruire una buona parte del nostro futuro economico; ridare centralità a lavoro e occupazione partendo però dalla ricerca e dall'innovazione, le vere leve per lo sviluppo".
di Redazione
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