CHIANTI FIORENTINO – Sul tema, caldissimo, degli orari estivi degli uffici dei Comuni di San Casciano, Barberino Tavarnelle e Greve in Chianti, di cui tanto si è discusso in questi giorni, riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Raffaella Comodo, segretaria generale della Cisl Fp Firenze Prato.
Buongiorno, sono Raffaella Comodo, rappresentante della Cisl Funzione Pubblica di Firenze Prato.
Vi scrivo in riferimento all’articolo pubblicato la settimana scorsa e riferito alla notizia che i sindaci Roberto Ciappi, Paolo Sottani e David Baroncelli hanno emesso un’ordinanza per la chiusura pomeridiana di alcuni uffici pubblici nei mesi di luglio ed agosto, salvaguardando comunque l’apertura degli uffici che erogano servizi essenziali e le biblioteche pubbliche.
Da sempre ritengo la vostra azione un presidio indispensabile di informazione per quanto riguarda questo territorio, particolarmente utile per “noi” residenti della zona.
In ragione di questi presupposti e dello “sciamare” dei commenti da parte dei “leoni da tastiera” che spesso danno la sensazione di non conoscere nemmeno ciò che stanno commentando, dove per taluni probabilmente è più importante riaffermare il pregiudizio negativo nei confronti dei pubblici dipendenti e dare sfogo ad affermazioni che non rispondono alla realtà dei fatti su “ore regalate ed ambienti di lavoro”!
Per questi motivi vorrei condividere alcune informazioni per meglio contestualizzare e precisare:
– il risultato è frutto di un “dialogo” fra le amministrazioni ed i sindacati che rappresentano questi lavoratori – sicuramente migliorabile in quanto dovranno essere implementate le soluzioni anche attraverso strumenti aggiuntivi;
– gli uffici che resteranno chiusi non erogano servizi essenziali;
– i locali, oggetto dell’ordinanza, sono privi dell’aria condizionata e ciò causa non poco disagio alle persone che ci lavorano ed all’utenza – ritengo importante precisare che, fin dal 2024, richieste in tal senso sono state avanzate da questa organizzazione sindacale e che procedere speditamente verso soluzioni strutturali, sicuramente non di semplice realizzazione, già in previsione della prossima estate, divenga “scelta obbligata” di queste amministrazioni;
– che l’orario dei dipendenti interessati è stato “rimodulato” e non ridotto, anzi, si è migliorata sicuramente la qualità del servizio reso.
In conclusione auspico che l’esempio “a condizioni simili” sia fatto proprio anche in altri comuni/aziende a tutela dei lavoratori impegnati in condizioni ambientali disagiate.
Confido infine che la chiusura di servizi non indispensabili che non offrono servizi a risposta “urgente” serva a preservare la salute anche a quei cittadini che si sarebbero spostati dalla propria abitazione in orari, rispetto ai quali, anche la Regione Toscana “raccomanda” di limitare/vietare le attività all’aperto.
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