Col prolungarsi della situazione di instabilità su tutto il territorio regionale il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale ha cominciato a monitorare con la massima attenzione la situazione meteo su tutto il reticolo idrografico della Toscana Centrale, comprensori di bonifica n. 21 – Val d’Elsa e n. 22 – Colline del Chianti.
Nell’ultima settimana le precipitazioni sono state abbondanti su tutta la regione, concentrandosi in particolare lungo il bacino dell’Arno nella fascia centrale della Toscana che va dal mare verso la provincia di Arezzo: sul territorio di competenza del Consorzio, solo nelle ultime 48 ore, si sono registrate cumulate fino a circa 90 mm cadute per fortuna con regolarità, senza che si verificassero fenomeni particolarmente intensi e concentrati, noti anche come “bombe d’acqua”.
La regolarità delle piogge ha determinato l’innalzamento graduale dei livelli dei corsi d’acqua principali che nella mattinata stanno raggiungendo portate considerevoli. Rimane sotto il primo livello di guardia il bacino del Greve-Ema, caratterizzato da un continuo sali e scendi della portata, che tuttavia rimane al di sotto di 1,5 m della Greve a Greve in Chianti e dei 2 metri dell’Ema a Strada in Chianti.
Ha raggiunto portate simili al novembre scorso invece il torrente Pesa, che pur laminando continuamente le acque di piena lungo tutte le pertinenze fluviali sfruttando lo spazio acquisito a demanio in occasione della realizzazione del Percorso della Pesa, all’idrometro di Turbone nel comune di Montelupo Fiorentino sta raggiungendo i 3,5 m di altezza.
In rapida ascesa invece il fiume Elsa, che nelle ultime ore è cresciuto piuttosto rapidamente, andando a sforare il primo livello di guardia sia a Poggibonsi, dove è ormai vicina ai 4m, sia a Castelfiorentino dove è abbondantemente sopra i 2 metri a cui è fissata la prima soglia di criticità.
Migliore la situazione già a partire dal tardo pomeriggio di martedì 12 marzo. Sembra rientrare la preoccupazione per il fiume Elsa, che dopo essere salito piuttosto rapidamente, è già tornato sotto il primo livello di guardia a Poggibonsi e sta continuando a calare a Certaldo e a Castelfiorentino, dove seppur in calo rimane ad un altezza di quasi 3 metri. Proprio all’altezza di Castelfiorentino si è attivato infatti anche lo scolmatore e il sistema di casse di espansione di Madonna della Tosse, che ha stoccato acque di piena sia nel primo che nel secondo settore. Al momento la situazione è dunque sotto controllo, monitorata dai tecnici consortili e dalla locale Protezione Civile. Qualche problema localizzato si è registrato invece a causa di qualche rio e fosso affluenti minori del fiume, che dopo aver interessato in alcuni casi anche le strade vicine stanno comunque ritirandosi.
Grande attenzione anche sul bacino del torrente Pesa e dei suoi affluenti principali come il torrente Virginio; nella bassa valle, a Turbone, le acque sono arrivate davvero alte quasi fino ai 4 metri del secondo livello di guardia e i tecnici consortili hanno individuato diverse erosioni di sponda che al momento tuttavia non destano preoccupazione e che sicuramente saranno oggetto di intervento per il loro consolidamento da parte del Consorzio nel corso della prossima primavera-estate.
Situazione senza grande rilievo nel bacino del Greve-Ema, che fino a questo momento non ha neppure superato il primo livello di guardia, fissato a 2 metri, all’altezza di Scandicci.
Il Consorzio resterà impegnato nelle prossime ore e nei prossimi giorni nella vigilanza delle sponde, degli argini e delle opere idrauliche (portelle, paratoie, casse di espansione) di propria competenza.
di Redazione
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