CHIANTI FIORENTINO – Altra piacevole camminata per il gruppo "Le Vie del Chianti", nello splendido scenario del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna per scoprire la celebre cascata dell'Acquacheta, esattamente al confine tra la Toscana e l'Emilia Romagna.
Dopo aver raggiunto il paese di San Benedetto in Alpe, nelle vicinanze del passo del Muraglione, il gruppo è partito lungo la sterrata pianeggiante che diviene presto sentiero, tra strati di arenaria e piante meravigliose. Il percorso lungo la riva sinistra del fosso Acquacheta, con un percorso semipianeggiante, è per la maggior parte immerso in un bel bosco, dove si respira un'aria "antica", e la tranquillità regna sovrana.
Durante il cammino si raggiunge dapprima Ca' del Rospo, un antico edificio per gli attrezzi agricoli, che funge da bivacco, al cui interno abbiamo lasciato scrittura del nostro passaggio sul registro del viandante.
"Dopo alcune brevi soste per ammirare le bellissime “piscine” naturali del torrente – dicono gli organizzatori raccontandoci la camminata – e per inquadrare l'ambiente che ci ospita, con cenni di storia, geologia e di botanica, siamo risaliti all'antico Mulino dei Romiti, recentemente restaurato dall'Ente Parco e ora adibito a punto di sosta e pic-nic. Oltrepassato il Mulino, dopo un tratto di salita a mezza costa improvvisamente, sulla sinistra, di fronte, si ammira la splendida Cascata dell'Acquacheta, larga circa 30 m ed alta circa 90 m".
"Il sentiero – prosegue il racconto – a questo punto, si fa in discesa per arrivare ad un guado accanto ad un'altra deliziosa e più piccola cascata formata dalle acque del fosso Ca' del Vento. La giornata soleggiata e calda invitava decisamente ad un tuffo, ma la temperatura dell'acqua era decisamente freddina! Qui abbiamo attraversato il fosso e siamo risaliti, in pochi minuti, ad un pianoro dove si trovano i resti di un eremo, detto “i Romiti”. Questa piana, riempimento di un antico lago formatosi a seguito di un evento franoso che deviò il corso del torrente stesso, è meta di gitanti e camminatori per riposare e per rifocillarsi".
"Durante la sosta pranzo – sottolineano – in compagnia di una mandria di mucche “romagnole” abbiamo potuto apprezzare il luogo, la natura intorno e riposato la mente ed il corpo, tra chiacchiere, barzellette e aneddoti. Dopo il pranzo siamo arrivati sopra la cascata dell’Acquacheta, dove una lapide ricorda che anche il Sommo Poeta, Dante, visitò questi luoghi e trovò ispirazione per alcuni versi della Divina Commedia e dove il pianoro termina con rocce a strapiombo e vista panoramica sulla valle percorsa e sui monti boscosi tutt'intorno".
Poi si prende la via del ritorno: "Da qui siamo rientrati a San Benedetto in Alpe dal medesimo percorso dell'andata, stante l'orario che intanto si era fatto e la ulteriore salita che ci sarebbe stata da fare per chiudere ad anello l'itinerario, lungo un sentiero di crinale molto bello ma faticoso. Durante il ritorno abbiamo potuto ammirare bellissimi esemplari di gamberi di fiume, di dimensioni veramente considerevoli, che popolano le pozze e le forre del torrente a testimonianza della naturalità e della folta presenza di vita animale in questi ambienti protetti e giustamente tutelati. Appena arrivati in paese, ecco l'incontro con il simpatico Enzo, abitante del luogo, e si apre la trattativa per l'acquisto di uova freschissime prodotte dalle sue galline di san Benedetto in Alpe".
Prossimi appuntamenti per domenica 7 luglio, un bellissimo itinerario sulla Montagnola Senese, tra gli Eremi di Lecceto e di San Leonardo, con suggestiva camminata nella galleria artificiale di bonifica realizzata ai tempi del granducato di toscana.
A seguire il week end sabato e domenica 13 e 14 luglio, invece, un fine settimana immersi nella natura incontaminata alla scoperta dei luoghi più suggestivi del nostro Appennino, tra il lago di Ricracoli e il Passo della Calla.
Info e prenotazioni: Eleonora 392 0579570 – Sarah 328 9043252 – Samuele 338 4611098 – leviedelchianti@gmail.com – www.leviedelchianti.it.
di Redazione
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