CHIANTI – “Il Protocollo d’Intesa a sostegno della candidatura del paesaggio culturale del Chianti Classico nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco rappresenta un momento fortemente atteso”.
Lo dice la Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico, che lo indica come “essenziale ed imprescindibile nel percorso avviato”.
“E che nell’ultimo anno – riprende la Fondazione – nonostante tutti i limiti dettati dalla pandemia, ha visto intensificarsi i lavori sotto la direzione scientifica della professoressa architetto Paola Falini e grazie alla partecipazione dei Comuni del Territorio coinvolti e del Consorzio Vino Chianti Classico”.
Il risultato di questo lavoro sarà quindi presto sottoposto alla valutazione del Ministero della Cultura che sarà chiamato ad esprimersi.
“Il coinvolgimento della Regione Toscana – dichiara la presidente Tessa Capponi – che ieri ha assunto una delibera così importante, insieme alle parole del presidente Giani, costituisce un segnale di forte riconoscimento che conferma la nostra determinazione a lavorare nella direzione intrapresa, affiancati e sostenuti da tutti i rappresentanti delle massime Istituzioni territoriali”.
“Insieme ai sindaci ed alla Regione – annuncia – porteremo avanti un progetto corale nella convinzione che tutti gli attori pubblici e privati di questo territorio unico possano offrire contributi ed esperienza indispensabili”.
“Il territorio del Chianti Classico – conclude la nota della Fondazione – è uno scrigno di valori culturali, economici ed umani e da oggi, grazie a questo importante accordo ed alla apprezzata attenzione della Regione Toscana, rafforzerà la propria coesione volta alla loro valorizzazione e protezione”.
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