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giovedì 28 Marzo 2024
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    Direttiva macchine: la sicurezza passa per la dichiarazione di conformità

    Questa sigla identifica il raggiungimento degli standard di sicurezza elaborati dall'Unione Europea e consente la libera circolazione del mezzo in relazione alla sua compravendita

    La direttiva macchine è il nome informale con il quale si indica la Direttiva europea numero 2006/42/CE che regolamenta i requisiti essenziali di sicurezza per tutti quei macchinari fissi, mobili, trasportabili o deputati allo spostamento e al sollevamento delle merci.

    Tale direttiva impone la presenza sul macchinario del marchio CE. Questa sigla identifica il raggiungimento degli standard di sicurezza elaborati dall’Unione Europea e consente la libera circolazione del mezzo in relazione alla sua compravendita.

    Obbiettivo del marchio CE è quello di certificare in modo inequivocabile che il macchinario è in possesso dei requisiti di sicurezza (ed è, quindi, conforme alle regolamentazioni europee), che può essere venduto o scambiato in tutto il territorio europeo e che è soggetto al sequestro o al ritiro da parte dell’autorità competente qualora venissero riscontrate delle inadempienze. La dichiarazione di conformità è, invece, un documento redatto dal fabbricante di macchinari che attesta che il prodotto ha raggiunto i requisiti richiesti dalla normativa.

    Cosa deve contenere la dichiarazione di conformità

    Per assicurarsi di non commettere errori in fase di compilazione, il modello di dichiarazione ce di conformità direttiva macchine 2006/42/ce – 2016 può essere inoltrato anche a professioni del settore specializzati nel valutare la sicurezza di questi mezzi.

    Nel dettaglio, la dichiarazione può essere presentata come documento separato sia essere inserita all’interno del manuale d’uso del macchinario.

    Deve contenere necessariamente alcune informazioni, fra cui la ragione sociale, i dati (compreso l’indirizzo) del produttore del mezzo, quelli del tecnico incaricato di compilare il Fascicolo Tecnico, nonché la data e il luogo della redazione del documento. Questa dichiarazione deve essere redatta nella lingua utilizzata per le istruzioni a corredo della macchina, e deve essere scritta in caratteri chiari e inequivocabili, a cui deve fare seguito una traduzione nella lingua del paese a cui è destinata.

    Per quanto riguarda le informazioni sul macchinario, non possono mancare il modello, la funzione d’uso, il tipo, il numero di serie, la denominazione generica e quella commerciale. Inoltre, deve essere presente il riferimento alla direttiva europea (o, in aggiunta, ad altre legislazioni) e i dati relativi all’organismo che ha accertato la conformità del prodotto.

    Ogni attrezzatura deve, quindi, recare queste indicazioni in modo facilmente leggibile (i caratteri devono, quindi, essere indelebili): il marchio CE, il nome e l’indirizzo del fabbricante, il nome della serie o del tipo, l’anno di costruzione e l’eventuale numero di serie. Il marchio CE deve essere apposto vicino al nome del produttore del macchinario, o del suo mandatario; inoltre, se è stata applicata la garanzia di qualità totale, alla sigla CE deve per forza seguire il codice identificativo dell’organismo notificato.

    Cosa fare se il macchinario non ha il marchio CE

    La legislazione italiana prevede che le attrezzature da lavoro fabbricate prima dell’emanazione delle norme di conformità europee debbano avere alcuni requisiti di sicurezza a cui si fa riferimento nell’allegato V del Decreto legislativo 81/08.

    Fanno parte di questa categoria i macchinari costruiti prima dell’anno 1996 che, molto spesso, oltre a non rispettare la dichiarazione di conformità, presentano scarsi strumenti informativi che ne agevolerebbero la manutenzione e il corretto utilizzo.

    Nel caso in cui il datore di lavoro si trovasse a dover utilizzare delle macchine che non posseggono il marchio CE, egli è comunque tenuto a far redigere dei documenti che riportino le istruzioni e il manuale per la manutenzione del macchinario.

    Inoltre, qualora una persona volesse vendere o noleggiare delle attrezzature senza marchio CE, essa è obbligata a dichiarare che le stesse siano conformi ai requisiti di sicurezza, assumendosi la totale responsabilità di tale dichiarazione.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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