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venerdì 19 Aprile 2024
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    Chianti, gli operatori turistici scrivono ai sindaci: “Incontriamoci per pensare al 2021”

    "Servono nuove strade e opportunità al fine di modellare l’offerta del territorio anche verso un pubblico che fino ad ora ha rappresentato una marginalità, come quello domestico"

    CHIANTI – Una lettera scritta da decine e decine di operatori turistici dei comuni del Chianti, fiorentino e senese, e indirizzata ai sindaci di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo Berardenga, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano.

    Una lettera che va oltre la constatazione di una situazione che lascia poco spazio alle interpretazioni.

    Ma che, partendo da questa, inizia a guardare al 2021. Cercando di capire come interpretarlo e come rendersi appetibili su un mercato turistico che sarà, ancora per tutto il prossimo anno, con molta probabilità incerto.

    La pubblichiamo qui sotto, integralmente. Per quello che è un dibattito nel quale chi avrà idee non ha che da farcele avere. Sarebbe infatti molto utile renderlo pubblico, in una sorta di “brainstorming” collettivo.

    Siamo un gruppo di operatori turistici del Chianti, vorremmo condividere con voi alcune riflessioni e sottoporvi una richiesta.

    Il settore del turismo  è certamente tra i più colpiti dalla diffusione del virus Covid 19 e dalle sue conseguenze sulla mobilità delle persone.

    Dopo una primavera completamente compromessa, la passata estate ha visto fortunatamente cenni di ripresa con qualche insperato arrivo sul nostro territorio; niente a che vedere con gli anni passati, ovviamente. 

    Sono mancati gli ospiti nord americani e tutto il movimento extra europeo che ha sempre molto apprezzato i nostri luoghi, il cibo, il vino e soprattutto lo stile di vita con le esperienze ad esso connesse.

    Gli scenari che si prospettano per il 2021 non sembrano ancora definiti ma gli esperti prevedono nuovamente una stagione incerta, nelle provenienze e nei numeri.

    Gli studi e le ricerche a livello italiano sulla domanda disegnano un turismo interno, con necessità di periodi più lunghi e che, magari, potrebbe conciliare lavoro e relax in ambienti gradevoli.

    Adattarsi ad essere malleabili alla mancanza di certezze sembra essere la premessa per riuscire a sopravvivere soprattutto per piccole imprese a conduzione familiare.

    E’ auspicabile dunque utilizzare questo ulteriore stop, datoci dalla recrudescenza della pandemia, per provare ad analizzare nuove strategie e percorsi che ci facciano trovare preparati il più possibile ad affrontare con serenità gli scenari che avremo di fronte quando finalmente potremo tornare ad una vita “normale”.

    Chiediamo ai sindaci del Chianti di iniziare a confrontarsi con gli operatori del settore per definire nuove strade e opportunità al fine di modellare l’offerta del territorio anche verso un pubblico che fino ad ora ha rappresentato una marginalità come quello domestico.

    Per vostra conoscenza la lettera verrà inviata anche alla redazione del Gazzettino del Chianti.

    Ringraziando per l’attenzione, cordiali saluti.

    Susanna Gianfermo – Poderi in Chianti

    E con me: Chianti Village; Villa Morris b&b; Agriturismo fattorie Giannozzi; B&b Charming Villa Marcialla; La Compagnia del Chianti; Azienda la Villa; Antica Pieve B&b; Campora House B&b; La Tancia; Agriturismo Fulignano; Fattoria La loggia; Podere Vigliano; Borgo di Cortefreda; Il Caratello; Castellare de’ Sernigi; Le Quercioline; Agriturismo Salvadonica; Hotel Primavera; Park Hotel del Chianti; Le terrazze del Chianti; Agriturismo Poggio al chiuso; Agriturismo Casa sola; Associazione Life in Chianti, presidente Alessio Pesucci

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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