SAN CASCIANO – Si legge di tutto sui social. Accade in tempi “normali”, figuriamoci in questo periodo di pandemia, crisi sanitaria ed economica.
In questi giorni però alcuni commenti sulla pagina del Gazzettino del Chianti, uniti a qualche segnalazione arrivata direttamente in redazione, dicevano che si erano presentate all’ingresso del supermercato Coop di viale Europa, a San Casciano, anche persone con la febbre a 40.
Siamo quindi andati a verificare. Per capire cosa accade, come svolgono il servizio le persone addette alla sicurezza, oltre che parlare con loro e la direzione per capire come i clienti si stanno adattando alle regole da “zona rossa”.
Il compito di regolare gli intressi al supermercato viene assolto dal personale di un istituto di vigilanza privata, preparate appositamente.
Insieme a una di loro all’ingresso e al direttore della Coop sancascianese, ci ha così spiegato: “Nessuno ha mai oltrepassato il controllo con 37 gradi di temperatura”.
Non dovrebbero essere 37,5 gradi per l’inibizione all’accesso?
“Sì, ma qui abbiamo deciso che con 37 gradi non si può entrare. Per adesso non abbiamo mai trovato nessuno con tamperatura corporea che obbligasse a non far entrare”.
Può succedere che magari chi porta il cappello, chi è stato al sole, arrivi sudato, possa avere una temperatura più alta…
“In questo caso lo facciamo mettere a sedere, aspetta un po’ e se alla terza prova la temperatura rimane superiore ai 37 gradi non può entrare”.
Ci sono persone che rifiutano di misurarsi la temperatura?
“E’ successo che qualcuno si sia rifiutato”.
A quel punto cosa accade?
“L’addetto alla sicurezza – risponde il direttore – ci chiama e spieghiamo che non si entra nel supermercato se non si misura la temperatura. Spesso ci ragionano un po’ su e alla fine se la fanno prendere”.

Abbiamo notato che alcuni clienti non si fanno prendere la temperatura sulla fronte, ma al polso…
“La regola vuole che sia misurata alla fronte, ma se uno non vuole viene presa al polso. Qui però vanno aggiunto a quanto indicato dal display 0,5 gradi”.
E’ obbligatorio igienizzarsi le mani?
“Sì, questo avviene all’ingresso del supermercato, ma abbiamo predisposto anche un igienizzatore per il carrello, posto anche questo al primo ingresso, dove sono a disposizione anche delle salviette”.
Controllate anche le mascherine?
“Certo, devono essere sempre bene indossate, per coprire anche il naso”.
Da ordinanza della Regione non si può entrare più di uno per nucleo familiare. Su questo come va? La regola viene rispettata?
“Purtroppo in questo caso c’è chi tenta di eludere la vigilanza”.
Per esempio?
“Uno entra prima e dopo poco entra l’altro congiunto. E una volta all’interno la coppia si riunisce, a quel punto cortesemente invitiamo uno dei due a uscire. C’è anche chi entra dall’ingresso sul viale Europa e l’altro entra dal parcheggio coperto, chi scende in due dalla macchina poi uno entra prima e l’altro dopo poco. Ma una volta all’interno è facile individuarli”.
L’ingresso è consentito a 146 clienti giusto?
“Anche su questo siamo molto attenti, per noi è una priorità. Nel momento di maggiore afflusso, come il sabato, siamo arrivati a 125 clienti all’interno. Ma siamo pronti a fermare l’ingresso se arrivassimo a 140. Purtroppo il momento che stiamo vivendo è molto delicato e non ci possiamo permettere leggerezze. Tutti dobbiamo avere molta pazienza e fare attenzione”.
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