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venerdì 19 Aprile 2024
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    Medico ha attestato false vaccinazioni anti Covid-19 in mezza Toscana: ai domiciliari

    Nei confronti di varie persone residenti nelle provincie di Pistoia, Prato, Lucca, Pisa e Firenze. Lui è medico di famiglia nella montagna pistoiese

    FIRENZE – Nella mattinata di oggi, venerdì 31 dicembre, i carabinieri della Compagnia di Prato e del N.A.S. di Firenze, a conclusione di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Pistoia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (arresti domiciliari) emessa dal giudice per le indagini preliminari, a carico di F.C., medico di medicina generale nei territori di Abetone Cutigliano, Marliana, San Marcello Pistoiese.

    L’indagato è gravemente indiziato di aver attestato falsamente, nella sua qualità di pubblico ufficiale vaccinatore, l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 nei confronti di varie persone residenti nelle provincie di Pistoia, Prato, Lucca, Pisa e Firenze (tra i quali anche due minorenni).

    Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza cautelare, è stata disposto il sequestro preventivo delle certificazioni sulla piattaforma ufficiale del sistema sanitario regionale ufficiale, al fine di impedirne il loro utilizzo.

    L’indagine è partita dalla segnalazione (raccolta dai militari della Stazione carabinieri di Prato)
    di una madre. Preoccupata dalla possibilità che il figlio, a suo dire falsamente vaccinato da un medico di medicina generale, si potesse ammalare di Covid-19.

    Peraltro, già i monitoraggi di controllo in sede amministrativa costantemente effettuati dal N.A.S. carabinieri toscano, avevano fatto emergere il sospetto circa l’esistenza di anomalie nelle registrazioni delle vaccinazioni da parte di F.C..

    Elementi che, insieme al racconto della donna, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Pistoia di avviare un’attività di approfondimento investigativo.

    Che tramite verifiche delegate alla Compagnia carabinieri di Prato e al N.A.S. carabinieri di Firenze, che hanno lavorato in sinergia, hanno permesso di indagare il medico vaccinatore.

    Nei cui confronti sono stati acquisiti gravi indizi circa l’inserimento nel sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva (il S.I.S.P.C.) della Regione Toscana, su richiesta di alcuni propri assistiti, di falsi dati attestanti vaccinazioni per la prevenzione da Covid-19, mai avvenute.

    Il tutto al fine di ottenere il rilascio delle certificazioni verdi, ovvero del “Green Pass”.

    Il medico è indagato anche per le ipotesi di peculato (per la presunta dispersione di vaccini, ricevuti dal sistema sanitario ma di fatto non inoculati), di truffa al Servizio Sanitario Nazionale (poiché sospettato di aver percepito indennità aggiuntive per ogni vaccinazione falsamente registrata), nonché di omissione di atti d’ufficio (poiché sospettato di non aver proceduto alle prescrizioni dei previsti tamponi ai propri assistiti presumibilmente contagiati da Covid-19).

    Le complesse indagini, condotte incrociando dati documentali provenienti dalle banche dati e dalle fonti aperte e supportate, sia dalle dichiarazioni di persone informate sui fatti, sia da riscontri video/tecnici, hanno fatto ritenere che il medico, pur non percependo denaro o altro dai propri assistiti per effettuare le false registrazioni, agisse comunque per convinzioni personali circa la presunta inutilità del vaccino anti Covid-19.

    L’indagine ha fatto emergere condotte di estrema gravità in un periodo di particolare diffusione pandemica a livello nazionale, e di importante emergenza sanitaria anche in ambito toscano.

    Ed ha evidenziato condotte illegali che, se non opportunamente bloccate, avrebbero rischiato di minare ulteriormente e gravemente la credibilità e la fiducia dei cittadini nei confronti del sistema sanitario.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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