FIRENZE – “Segno positivo per le compravendite nel 2021, con una significativa inversione di tendenza ed il ritorno all’investimento nell’immobiliare. Trend confermato anche nel primo semestre 2022”.
Sono i dati salienti della presentazione dei dati dell’osservatorio immobiliare regionale elaborati dalla FIAIP Toscana (Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali), che si è tenuta ieri a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze.
A commentarli il presidente regionale Eugenio Giani, insieme al presidente nazionale FIAIP Gian Battista Baccarini.
“Anzitutto – ha detto Giani – vorrei ringraziare per l’ennesima volta FIAIP Toscana con la quale portiamo avanti una collaborazione importante che ci consente, ormai da qualche anno, di poter avere un punto di vista preciso e dettagliato sull’andamento del mercato immobiliare in Toscana, grazie ai dati dell’Osservatorio regionale”.
“Capire questo mercato – ha aggiunto – significa capire i processi di trasformazione che investono la società. I dati presentati oggi da FIAIP Toscana evidenziano due aspetti”.
“Da un lato – ha sottolineato – registriamo una spinta al mercato immobiliare parallela alla crescita economica della Toscana, stimata intorno al 4% e che sappiamo essere trainante a livello nazionale, che porta il dato delle compravendite ad un +35%”.
“Dall’altro – ha precisato – l’aumento dell’inflazione, che si ripercuote negativamente sull’accesso al credito e all’aumento del tasso dei mutui, che rappresentano la via d’accesso principale per chi vuol comprare casa”.
“Non possiamo far altro – ha concluso – che attendere i prossimi mesi e vedere quale delle due prevarrà”.
“Quotazioni e statistiche per ogni singola provincia – spiega FIAIP – mostrano come nel 2021 le compravendite sono aumentate del +35,5% sul 2020 e quindi una robusta inversione di tendenza che sancisce il forte ritorno di interesse degli investimenti nell’immobiliare, come prima casa o per investimento, con una sostanziale tenuta dei valori di mercato”.
“Un trend positivo – viene rimarcato – che si è protratto fino a tutto il primo semestre 2022, inserito nella presentazione dei dati per raggruppare un periodo di un anno e mezzo caratterizzato da un mercato omogeneo e similare. Da sottolineare, inoltre, che il mercato immobiliare in Toscana ha visto diventare particolarmente richieste alcune precise tipologie di immobili, infatti si cercano sempre più abitazioni con determinate caratteristiche importanti per una migliore qualità della vita, come la presenza di una stanza da utilizzare per l’attività lavorativa e di un terrazzo o un giardino per godersi al meglio gli spazi all’aperto”.
“Nel dettaglio – si prosegue – i valori di mercato al metro quadro elaborati da FIAIP Toscana, grazie all’elaborazione dei dati messi a disposizione da Basic Soft attraverso FiaipPrice, si riferiscono alla destinazione abitativa nel suo complesso, ovvero abitazioni nuove o ristrutturate, in buono stato manutentivo e da ristrutturate”.
“L’obiettivo – ha spiegato il presidente di FIAIP Toscana, il sancascianese Simone Beni – è quello di mettere a disposizione di tutti i player e stakeholder interessati una finestra esaustiva del mercato immobiliare toscano. Da precisare comunque che le quotazioni che abbiamo redatto non sono da intendersi sostitutive di una valutazione puntuale realizzata da un agente immobiliare professionale, dal momento che dobbiamo sempre prendere in considerazione variabili come la posizione, la tipologia, la dimensione, lo stato effettivo, le caratteristiche qualitative e l’efficienza energetica di ogni singolo immobile”.
“Il 2021 – ha proseguito Simone Beni – è stato un anno caratterizzato da condizioni stabili e da una economia in ripresa, con l’andamento dei tassi sui mutui che sostanzialmente è rimasto pressoché invariato e ha consentito di sottoscrivere contratti sotto l’un per cento di interesse, in pratica restituendo poco più della somma ottenuta. Inoltre la presenza di immobili in vendita è stata buona, con una ampia possibilità di selezione e scelta della proprietà immobiliare giusta da acquistare”.
“Tutti questi aspetti – ha sottolineato – hanno reso a portata di mano la realizzazione del desiderio di molti di cambiare casa, maturato durante l’emergenza sanitaria, ed è per questi aspetti che nel 2021 abbiamo registrato un numero di compravendite superiore alle aspettative tornando ai livelli degli anni pre-pandemia: si sono registrate in tutta Italia oltre 710.000 compravendite in ambito residenziale, pari ad un +27% rispetto al 2020. Tuttavia già dai primi mesi del 2022 abbiamo rilevato un peggioramento delle condizioni economiche generali, tra queste l’aumento dei tassi del mercato dei mutui, che ha ridotto la capacità di acquisto delle famiglie, il conflitto bellico in Ucraina con la difficoltà nel reperire materie prime e l’aumento dei costi legati alle utenze, in particolare luce e gas. Tali condizioni generali sono variate fin dal primo trimestre ma fino al secondo semestre non hanno influito sull’interesse verso gli immobili e il numero di vendite si è mantenuto costantemente in aumento con valori stabili”.
“Nel 2022 – ha concluso il presidente di FIAIP Toscana – ipotizziamo un numero stabile di compravendite, sui livelli del 2021, con valori senza incrementi evidenti; i tempi tra la messa in vendita e la vendita effettiva si sono notevolmente accorciati anche per una maggior conoscenza del mercato e determinazione a concludere di chi voleva acquistare”.
SIENA E PROVINCIA
Nel centro storico si va da un minimo di 2.850 euro al metro quadro ad un massimo di 3.650 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.300 ai 3.000 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.700 fino a 2.300 euro al metro quadro).
Le quotazioni si abbassano nettamente in località come l’Amiata (da 1.000 fino a 1.450 euro al metro quadro), la Val di Merse (da 1.350 fino a 1.900 euro al metro quadro), la Val di Chiana (da 1.200 fino a 1.700 euro al metro quadro) e l’area delle Crete Senesi (da 1.350 fino a 1.900 euro al metro quadro).
In controtendenza la valutazione degli immobili in località di particolare pregio turistico ed enogastronomico come il Chianti, la Val d’Elsa e la Val d’Orcia: nel primo caso il range di riferimento varia da un minimo di 1.700 ad un massimo di 2.250 mentre negli altri due casi si va da 1.500 a 2.100 e nell’ultimo caso da 1.600 euro al metro quadro a 2.250.
FIRENZE E PROVINCIA
Nel centro storico del capoluogo toscano si va da un minimo di 3.500 euro al metro quadro ad un massimo di 6.000 euro, prezzi che scendono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 3.000 ai 4.500 euro al metro quadro) e in periferia (da 2.000 fino a 3.300 euro al metro quadro).
Ma anche in località come il Chianti (da 1.500 fino a 3.000 euro al metro quadro), la Piana di Sesto Fiorentino (da 1.500 fino a 2.900 euro al metro quadro) e l’area Empolese – Val d’Elsa (da 1.500 fino a 2.600 euro al metro quadro).
Spostandosi in località come il Mugello e il Valdarno le valutazioni scendono ancora: nel primo caso il range varia da 1.200 a 2.500, mentre nel secondo da un minimo di 1.100 ad un massimo di 2.400 euro al metro quadro.
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