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giovedì 17 Luglio 2025
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    “Trainer fasulli e diete miracolose, allarme anche in Toscana”: la denuncia di Federconsumatori

    Una indagine svela un business senza regole che mette a rischio la salute: 420 casi segnalati in un anno, soprattutto da donne tra i 35 e i 60 anni

    FIRENZE – Con l’arrivo dell’estate e la pressione sociale verso l'”essere in forma”, cresce in Toscana – come nel resto del Paese – un fenomeno preoccupante: quello dei programmi dimagranti e dei pacchetti fitness venduti online da soggetti non qualificati, che promettono miracoli ma mettono a rischio la salute.

    A lanciare l’allarme è Federconsumatori, che insieme alla Fondazione ISSCON ha condotto un’indagine approfondita sul proliferare di offerte fuorvianti diffuse attraverso i social network, in particolare Instagram.

    L’inchiesta nasce da centinaia di segnalazioni ricevute dai cittadini, preoccupati per i costi elevati, l’assenza di garanzie e – soprattutto – gli effetti negativi su corpo e mente.

    Un fenomeno pericoloso che tocca la salute fisica e psicologica

    In Toscana, da aprile 2024 ad aprile 2025, 420 persone si sono rivolte agli sportelli di Federconsumatori per denunciare casi di truffa o danni legati a “falsi professionisti”: 144 a Firenze, 76 a Siena, 67 a Lucca, 43 a Prato; 21 ad Arezzo, 19 a Livorno, 17 a Massa Carrara, 13 a Pisa, 12 a Grosseto, 8 a Pistoia.

    Il profilo delle vittime è chiaro: il 78% sono donne, prevalentemente tra i 35 e i 60 anni; il 67% ha conosciuto il presunto esperto tramite i social; l’87% non ha raggiunto alcun obiettivo reale; il 24% ha addirittura registrato un aumento di peso, il 25% ha dovuto poi rivolgersi a medici abilitati per rimediare ai danni.

    Il 10% ha avviato azioni legali per ottenere un risarcimento, soprattutto per prodotti “miracolosi” inefficaci o potenzialmente dannosi

    Tra i principali rischi segnalati: presunti nutrizionisti non iscritti all’Albo dei Biologi, che propongono diete personalizzate illegittimamente; personal trainer non certificati, che collaborano in pacchetti “tutto incluso” da fino a 197 euro al mese; life coach e mental coach che affrontano, senza alcuna competenza clinica, temi delicatissimi come i disturbi del comportamento alimentare.

    E integratori costosi (fino a 180 euro a confezione) che promettono risultati rapidi senza sforzo, ma spesso causano effetti collaterali o si rivelano del tutto inefficaci.

    L’indagine ha fatto emergere anche le conseguenze emotive e psicologiche che queste esperienze possono generare: ansia, frustrazione, senso di inadeguatezza. In molti casi, gli utenti si sono sentiti colpevoli di non aver ottenuto risultati, senza sapere che erano stati tratti in inganno da vere e proprie pratiche scorrette.

    Alla luce di quanto emerso, dice Laura Grandi (presidente Federconsumatori Toscana), “chiediamo un intervento urgente da parte delle istituzioni per contrastare il fenomeno. Servono controlli e sanzioni da parte del Ministero della Salute e dell’AGCOM contro l’esercizio abusivo di professioni sanitarie e sportive. Occorre un’azione dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) per fermare la diffusione di pubblicità ingannevoli che sfruttano la vulnerabilità delle persone. Va rafforzata l’educazione digitale per aiutare i cittadini a riconoscere fonti affidabili e figure qualificate”.

    Aggiunge Grandi: “Federconsumatori invita tutte e tutti alla massima cautela: prima di intraprendere un percorso alimentare o acquistare integratori online, è fondamentale consultare il proprio medico, verificare i titoli professionali di chi si propone e diffidare da chi promette risultati rapidi senza fatica. La salute non si improvvisa e non si affida a chi ha solo follower: serve competenza vera”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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