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martedì 10 Dicembre 2024
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    Tagli boschivi: attività intensa dei carabinieri forestali nella provincia di Siena

    Nei primi 10 mesi del 2023 oltre 1.300 controlli, sanzioni per 102.725,67 euro e 10 persone denunciate all'autorità giudiziaria

    SIENA – Come di rito, dall’1 ottobre ha preso avvio la stagione dei tagli boschivi in tutto il territorio della provincia senese, che si concluderà il 15 aprile del prossimo anno; ad eccezione delle zone poste ad altitudine superiore agli 800 metri, ove il periodo viene esteso dal 15 di settembre al 15 maggio.

    La provincia di Siena, dal punto di vista forestale e paesaggistico, rappresenta uno dei territori più boschivi della Toscana, in virtù dei suoi circa 63.000 ettari di aree protette e dei suoi circa 172.000 ettari di superfice boscata.

    Di cui la quasi totalità costituiti da “bosco” propriamente detto, ed una minima parte rimanente, pari a circa 10%, composta da impianti di “arboricoltura da legno” e “arbusteti” e superfici “assimilate a bosco”.

    Nei primi dieci mesi dell’anno i carabinieri forestali della provincia di Siena hanno svolto oltre 1.300 controlli in ordine alla conformità degli interventi di taglio boschivo ed alla tracciabilità del legname nella filiera foresta-legno.

    All’esito dei quali sono state elevate 231 sanzioni amministrative a carico di 217 soggetti, per un importo notificato pari ad 102.725,67 euro; sono state, inoltre, accertati 12 illeciti di rilevanza penale, che hanno comportato la denuncia all’autorità giudiziaria di 10 persone.

    I controlli, svolti sia d’iniziativa che a seguito di segnalazioni di cittadini ed associazioni ambientaliste, hanno avuto ad oggetto cantieri forestali stabiliti in tutto il territorio provinciale, con particolare riferimento alle zone a maggior pregio naturalistico.

    Come le aree protette provinciali, i siti Natura 2000 (SIC/ZPS), i territori sottoposti a vincolo paesaggistico e le aree appartenenti al demanio idrico.

    La complessa situazione socio-economica dovuta alla crisi energetica, ha dato inoltre origine ad un notevole incremento del prezzo al dettaglio del legname e suoi derivati da destinare ad uso energetico (legna da ardere, cippato, pellet), quale fonte di energia alternativa ed alla portata di tutti.

    Conseguentemente all’aumento della domanda di legna da ardere, hanno fatto seguito crescenti interessi economici nello sfruttamento delle risorse forestali, parallelamente all’inevitabile emersione di fenomeni più o meno diffusi di illegalità.

    Pertanto l’attività di controllo dei carabinieri forestali della provincia di Siena proseguirà anche nei prossimi mesi, in linea con le disposizioni nazionali del comando generale dell’Arma, al fine di verificare non solo la corretta esecuzione dei tagli boschivi e la legalità del legname posto in commercio, ma anche altri aspetti attinenti al contrasto del lavoro nero e del caporalato ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

    E’ opportuno, infine, segnalare che il recente “Decreto Giustizia” ha introdotto importanti novità rispetto alla semplificazione delle procedure autorizzative per i tagli boschivi condotti nelle zone sottoposte a Vincolo Paesaggistico apposto con Decreto Ministeriale.

    Stabilendo che per i “tagli colturali” ricadenti in tali aree non è più necessaria la preventiva autorizzazione paesaggistica, purché gli interventi siano previsti ed autorizzati ai sensi della normativa tecnica regionale. 

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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