FIRENZE – Un dramma, continuo, terribile, senza tregua. Guardiamo le immagini che arrivano dal centro Italia, da Norcia, da paesi sventrati dal terremoto. E non possiamo che provare un dolore profondo, una solidarietà istantanea verso chi ha perso o sta perdendo tutto in una sequenza sismica senza fine.
L'ultimo, drammatico capitolo, in una domenica mattina, quella del 30 ottobre, di sole. Alle 7.41. Una scossa tremenda, violentissima, più forte di tutte quelle verificatesi a aprtire da quel tremendo 24 agosto quando Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto vennero ridotte in macerie.
Prima si è detto 7.1, poi 6.1. Alla fine, dopo tutte le verifiche strumentali, l'INGV ha certificato 6.5 (ma ancora provvisorio), con epicentro tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, a 7 km da Castelsantangelo Sul Nera, 5 km da Norcia e 17 km da Arquata del Tronto.
E' stato un risveglio terribile, angosciante per la gente di quei borghi. Ma il sisma si è avvertito quasi in tutta Italia, fino al Trentino. E, ovviamente, anche in provincia di Firenze.
Telefonate alla Sala di Protezione civile della Città metropolitana soprattutto da Mugello e Valdarno. La scossa è stata avvertita distintamente anche nel capoluogo.
Nel territorio chiantigiano ci arrivano segnalazioni da Greve in Chianti, San Casciano, San Pancrazio, Ponte a Ema, Radda in Chianti, Impruneta, Chiocchio… .
Da verifiche effettuate dalla Sala di Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze, al momento non si segnalano danni a cose o persone nel territorio fiorentino.
di Redazione
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