FIRENZE – Nel corso dell’estate del 2023, a partire dal mese di giugno fino ad oggi, nell’ambito degli accordi convenzionali con la Regione Toscana, i carabinieri forestali della provincia di Firenze, hanno svolto un’intensa attività di controllo per la prevenzione dei rischi connessi al dissesto idrogeologico.
Per dissesto idrogeologico si intende la degradazione ambientale dovuta principalmente all’attività erosiva delle acque superficiali in contesti geologici o pedologici naturalmente predisposti (rocce argillose e arenacee) per la scarsa coerenza.
Hanno anche compiuto attività di vigilanza in materia di tutela e gestione delle risorse idriche e di prevenzione degli sprechi idrici, a supporto dell’Autorità Idrica Toscana, nonché verifiche sul rispetto delle disposizioni del regolamento regionale in materia di utilizzo di acqua proveniente dal pubblico acquedotto, per il riempimento delle piscine.
I controlli effettuati dai forestali, anche in collaborazione con gli Ispettori Idraulici del Genio Civile, sono finalizzati alla prevenzione dei rischi connessi al dissesto in zone collinari, montane e irrigue.
E alla tutela dell’assetto idrogeologico territoriale e della risorsa idrica, anche dal punto di vista del rispetto delle norme di tipo vincolistico, urbanistico/edilizio ed ambientale.
Obiettivi specifici dei controlli sono stati l’individuazione di prelievi abusivi di acque sotterranee e superficiali, le occupazioni abusive dei corsi d’acqua, la legittimità di eventuali manufatti presenti, il controllo del rispetto delle condizioni stabilite dal disciplinare di concessione del demanio idrico, la verifica delle autorizzazioni rilasciate ai sensi del TU opere idrauliche (R.D. 523/1904) ed infine il controllo della regolarità delle utilizzazioni forestali nelle pertinenze idrauliche.
Particolare attenzione è stata rivolta al controllo di parti dell’asta fluviale del fiume Arno e dei suoi principali affluenti come il Sieve, il Mugnone, il Bisenzio, il Greve, il Pesa, l’Elsa.
I controlli effettuati con la collaborazione dell’Autorità Idrica Toscana hanno riguardato prevalentemente il corretto uso della risorsa idropotabile, bene primario e sempre più prezioso, in particolare il riempimento e lo svuotamento delle piscine pubbliche e private, contribuendo ad assicurare un efficace contrasto all’uso improprio della risorsa idrica.
Nel complesso sono stati 264 i controlli effettuati dai carabinieri forestali, sono state comminate 57 sanzioni amministrative per importi pari a 120.145 euro.
Le infrazioni riscontrate più frequentemente hanno riguardato l’utilizzo non conforme dell’acqua del pubblico acquedotto per il riempimento delle piscine.
Ancora: la mancanza di documentazione relativa alla gestione delle piscine o la sua incompletezza; piscine non svuotate (strutture ricettive, pubbliche o condominiali).
E, infine, pozzo non denunciato; pozzo privo di concessione; mancata trasmissione all’ente competente delle letture del contatore o consumi stimati del pozzo e contatore del pozzo assente.
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