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martedì 8 Luglio 2025
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    Visite ai ricoverati in ospedale, la Regione Toscana chiarisce: “Non c’è alcuna restrizione”

    "Non esistono disposizioni che impongano la chiusura dei reparti alle visite di parenti ed  amici dei ricoverati, così come era durante la pandemia, o a restrizioni all’accesso dei visitatori"

    TOSCANA – Sì alla visite  di parenti ed amici ai pazienti ricoverati in ospedale, “naturalmente nel rispetto delle misure sanitarie e di sicurezza per la prevenzione del rischio di contagio da malattie respiratorie trasmissibili ed assicurando il giusto equilibrio tra apertura alle visite, esigenze operative quotidiane del reparto e il rispetto per il riposo e la tranquillità dei pazienti che condividono la stanza”.

    La Regione Toscana scrive ai direttori generali della aziende sanitarie  per fare chiarezza e ribadire che al momento “non esistono disposizioni che impongano la chiusura dei reparti alle visite di parenti ed  amici dei ricoverati, così come era durante la pandemia, o a restrizioni all’accesso dei visitatori”.

    La circolare la firma il direttore della direzione Sanità e welfare Federico Gelli, è accompagnata da una lettera del presidente della Regione Eugenio Giani, che proprio sugli orari di visita nei reparti ospedalieri si era soffermato nei giorni scorsi in una riunione con i direttori delle aziende sanitarie alla luce di alcune difficoltà segnalate.

    “La visita di parenti ed amici fa parte di quella componente umana e sociale importantissima per la cura ed assistenza ad un paziente – sottolinea Giani – L’intento di questa circolare è di fare chiarezza ed omogeneizzare le regole che le singole strutture applicano”.

    Nel testo la Regione spiega che, “al di là dell’assenza di disposizioni normative, non sussistono presupposti di ordine epidemiologico che giustificano l’adozione di misure restrittive”.

    “Nessuna limitazione neppure per quando riguarda le onoranze funebri a persone decedute per Covid – ricordano – Il divieto è venuto meno un mese dopo la conclusione della fase di emergenza nazionale”.

    Per quanto riguarda i test diagnostici per Covid a pazienti in accesso al pronto soccorso e in ricovero ospedaliero, “si rimanda all’ultima circolare ministeriale”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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