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martedì 10 Dicembre 2024
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    Addio al Barone di Sezzate. Il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani: “Viene meno uno di noi”

    "Una persona stimata e amata dalla comunità civile e dalle istituzioni". Per "Giovanni" Weidinger la cultura era la punta di diamante di un patrimonio identitario da tramandare

    GREVE IN CHIANTI – Un grande amore per la musica, la letteratura e la ricchezza ambientale e storico-artistica del Chianti. Destinato ad essere “immortalato” sulla carta, nero su bianco.

    Era il principio che più di ogni altra cosa spingeva Hans Ernst “Giovanni” Weidinger, il barone austriaco, residente nel comune di Greve in Chianti, scomparso improvvisamente nella nottata scorsa nel suo castello in località Sezzate, a sostenere, valorizzare e impegnarsi con passione e serietà a diffondere e amplificare le peculiarità culturali di Greve in Chianti nel territorio regionale e nel mondo.

    Settantaquattro anni, dall’Austria aveva scelto il castello immerso nella campagna chiantigiana come proprio luogo di residenza.

    Amava documentare, raccogliere, pubblicare volumi e intere collane per costruire tracce di memoria, lasciare segni indelebili del percorso artistico che arricchiva e qualificava la storia di Greve in Chianti.

    E’ scomparso il Barone di Sezzate, Hans Ernst Weidinger: è stato un mecenate per il territorio grevigiano

    “Non è stato solo un mecenate – commenta il sindaco grevigiano Paolo Sottani – un uomo sensibile, colto, appassionato, che ha ideato eventi di rilievo, ha promosso e supportato realtà artistiche del nostro territorio, creando nuove opportunità, costruendo ponti di amicizia che hanno favorito la nascita e lo sviluppo di inedite relazioni internazionali”.

    “E’ stato soprattutto un cittadino dal profondo senso civico – tiene a dire – pienamente inserito nel tessuto sociale e culturale della nostra comunità, di cui amava sentirsi parte. Una persona rispettosa, disponibile e generosa; che ha cercato e ottenuto la sinergia con l’amministrazione comunale collaborando incessantemente nel corso del tempo, dagli anni ’90 fino ai giorni nostri”.

    Nel 1999, durante una delle tante iniziative a cui partecipava sul territorio

    Per il barone la cultura era la punta di diamante di un patrimonio identitario da tramandare alle nuove generazioni, inteso come testimonianza collettiva di cui era doveroso, passo dopo passo, lasciare traccia.

    “E’ così che ha attivato ogni strumento e risorsa, senza mai risparmiarsi – aggiunge il sindaco – per condividere intuizioni, organizzare concretamente iniziative che dessero lustro alla storia, alla tradizione, al patrimonio culturale grevigiano”.

    Le produzioni culturali e le attività divulgative che si legano alla sua opera mecenatistica sono davvero tante.

    “L’interesse per il mondo della musica che lui stesso praticava come pianista – sottolinea il primo cittadino – lo ha indotto a programmare e attuare operazioni culturali di ampio respiro, come le pubblicazioni dedicate ai 25 anni della Scuola di Musica di Greve in Chianti e ai 20 anni del legame lirico che intercorre tra il maestro Daniel Ferro e Greve in Chianti, per il Daniel Ferro Vocal Program”.

    “Giovanni Weidinger ha contribuito in maniera determinante – prosegue Sottani – all’attivazione di importanti relazioni artistiche che hanno stimolato la formazione di scambi culturali tra i giovani allievi della scuola di musica grevigiana e i coetanei austriaci. Con il progetto “Bella Musica Salisburgo”. Ha firmato lui stesso un’opera lirica, dal titolo “Fermata piazza Greve”, rappresentata nel nostro centro storico”.

    Insieme a Joy e Daniel Ferro (primo da destra)

    Storia e letteratura si sono intrecciate in vari progetti di alto profilo, che hanno interessato ad esempio l’uscita di tre volumi dedicati alla storia di Greve in Chianti, la creazione di una rete istituzionale, l’associazione dei Comuni bardiani istituita poco meno di dieci anni fa, insieme al Comune di Firenze, finalizzata a promuovere i luoghi storici bardiani.

    Come i castelli di Sezzate e Mugnana, presenti nel comune di Greve in Chianti.

    Si è reso protagonista di rilevanti attività di ricerca che, in alcuni casi, sono sfociate nella realizzazione di appuntamenti annuali.

    Come il “Vespucci Memorial Day”, “allestito – ricorda il sindaco – con l’obiettivo di diffondere conoscenza e ripercorrere i punti di contatto tra i grandi navigatori del passato e la storia e i luoghi di Greve in Chianti”.

    Il barone di Sezzate si è inoltre offerto in più occasioni di realizzare interventi di restauro per salvare dai segni del tempo opere e importanti testimonianze del passato conservate nei musei e nelle chiese del territorio.

    “Con la prematura scomparsa di Giovanni Weidinger viene meno uno di noi – riprende il sindaco – una persona stimata e amata dalla comunità civile e dalle istituzioni. Tanto da ricevere la cittadinanza onoraria nel 1999, conferita dall’allora sindaco Paolo Saturnini: un uomo che lascia un segno profondo del suo passaggio”.

    “Ci auguriamo che ognuno di noi possa raccogliere la sua straordinaria eredità  – conclude – e mettere in pratica i valori e gli ideali di un percorso virtuoso che hanno reso la cultura e le sue molteplici espressioni aspetti fondamentali del nostro vivere quotidiano”.

    L’amministrazione comunale di Greve in Chianti esprime cordoglio e si unisce al dolore dei familiari e degli amici per la grave perdita.

    Anno 1999, con l’allora sindaco di Greve in Chianti Paolo Saturnini, mentre gli conferisce la cittadinanza onoraria di Greve in Chianti

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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