GREVE IN CHIANTI – La discussione sulla centrale termoelettrica a Testi infiamma il dibattito politico grevigiano. Del resto il traguardo delle elezioni regionali di settembre inizierĂ a fare da detonatore su varie questioini, anche a livello locale.
Dopo le stoccate di Elisa Tozzi, responsabile enti locali per la Lega Toscana-Salvini Premier, ecco arrivare la risposta del segretario comunale del Pd grevigiano, Tommaso Cecchi.
“Leggendo le accuse di Tozzi – inizia Cecchi – viene da sorridere. E’ curioso infatti notare come ad un mese dalle elezioni regionali, alcuni personaggi si sveglino, soggetti che fino ad oggi non solo non sono mai stati visti ad una sola assemblea (almeno una delle tante riguardanti l’ipotetica costruzione della centrale a Testi), ma non hanno neanche mai espresso un parere a quasi un anno dall’inizio del dibattito”.
Secondo Cecchi è il “chiaro tentativo di gettare fango su chi a differenza di loro svolge un’attivitĂ continua sul territorio; tentativi che oltretutto palesano le enormi difficolta e la mancanza di argomenti da parte della Lega Toscana”.
“Entrando nel merito – argomenta Cecchi – le colpe che Tozzi lancia contro il Partito democratico, sarebbero quelle di aver concesso 12 anni fa (amministrazione Hagge) il via libera per la costruzione del turbogas nella stessa zona dove potrebbe sorgere la nuova centrale”.
“Iniziamo col dire – riprende – che la quasi totalitĂ delle persone sia all’interno del Partito democratico che nell’amministrazione comunale sono cambiate, compresi sindaco e segretario. Anzi faccio notare come fin da subito da parte nostra, ci sia stata una netta presa di posizione, che ribadisco è quella di dire no alla costruzione del nuovo impianto”.
“Cercare di addossare la colpa (ammesso che ci sia) – aggiunge il segretario comunale Dem – di fatti accaduti decine di anni addietro, a persone che non hanno avuto nessuna voce in capitolo a quei tempi mi sembra quantomeno assurdo”.
“Oltretutto – rimarca – Tozzi dimentica la cosa piĂą importante: è vero le due centrali hanno molti aspetti in comune (e molti altri no), ma la ragione principale per la quale la allora in carica amministrazione si espresse in modo favorevole alla realizzazione del turbogas era perchĂ© quella centrale doveva alimentare il cementificio adiacente, che tuttora da lavoro a circa 80 persone”.
“Si capisce quindi – sono ancora parole di Cecchi – che l’intento era quello di cercare di rendere piĂą competitivo l’impianto di Testi in modo da salvaguardare i posti di lavoro. Stiamo parlando quindi di due impianti per certi versi simili, ma con finalitĂ estremamente diverse.
“Sarebbe opportuno – conclude Cecchi – conoscere i fatti prima di lanciare accuse o vestirsi da giudici attribuendo colpe”.
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