GREVE IN CHIANTI – “Una polemica inutile quella del Pd grevigiano che dà di irresponsabili all’opposizione quando sono stati loro i primi a concedere un permesso per una centrale a Turbogas già fallimentare fin dall’inizio, come in molti dicevano, infatti la fine che ha fatto tutti lo sanno”.
Inizia così la replica da parte dei consiglieri comunali del gruppo di opposizione di centrodestra Per il Cambiamento, che al pari dei colleghi di Viva – Cittadini di Greve in Chianti, hanno abbandonato polemicamente l’ultima seduta del consiglio comunale.
In realtà nel gruppo Per il Cambiamento sono usciti in due su tre: il capogruppo Claudio Gemelli e il consigliere Marco Raveggi. Giuliano Sottani, terzo membro, è rimasto al suo banco.
“E’ il classico modo del Pd grevigiano – riprende Raveggi – per arrampicarsi sugli specchi e cercare di giustificare una scelta che da parte loro è stata scellerata nel passato e che a suo tempo non sono stati capaci neanche di farsi realizzare le opere di mitigazione ambientale e miglioramento paesaggistico pari a 2.876.000 euro”.
“Se la maggioranza cerca delle responsabilità non venga da noi – riprendono Raveggi e Gemelli – le cerchi presso di loro, nei politici di ieri e di oggi e nella continuità che rappresentano”.
“Proprio la nostra responsabilità – rincarano – ci impedisce di essere concordi con un percorso amministrativo, tecnico e politico da cui siamo stati tenuti fuori, e che ha portato ad un provvedimento confezionato che ormai non poteva essere diverso, ma a cui non abbiamo partecipato nella scelta strategica”.
“Ci hanno chiesto un voto – sostengono – non su un atto di “sì o no alla centrale”, ma su un provvedimento frutto di una storia che affonda le radici nel 2009 e che con le successive scelte ed i comportamenti adottati proprio dal Pd, oggi espone il Comune a dei rischi che tutti noi scongiuriamo”.
“È per questo – rimarca Gemelli – che è bene ribadire il nostro deciso No alla centrale termoelettrica, senza preclusioni ideologiche, ma perché non è questo il territorio adatto”.
“La scelta di non partecipare al voto – concludono i due consiglieri di centrodestra – è stata ponderata e ragionata, sebbene non facile per noi minoranza. Noi saremo sempre dalla parte dell’ente Comune e ci batteremo ovunque affinché in nostro territorio resti libero da impianti che niente hanno a che vedere con la vocazione turistica e agricola del Chianti. Tutto il resto è polemica politica che lasciamo ad altri”.
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