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venerdì 12 Settembre 2025
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    FOTO / Dopo Greve, anche a Panzano in Chianti volo della Colombina e scoppio del Carro senza intoppi

    Martedì di Pasqua con tanta gente nel borgo panzanese. Fra Messa, volo, scoppio (segno di buon auspicio) e una preghiera per la pace letta in tutte lingue

    PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – E’ stato come da tradizione don Alessandro Andreini, parroco della chiesa di Santa Maria a Panzano in Chianti, ad accendere la miccia che ha fatto partire il volo della Colombina martedì 19 aprile.

    E’ partita di gran carriera dal sagrato percorrendo via Santa Maria fino a piazza Ricasoli, per poi tornare indietro andando a incendiare il Carro, lasciando per alcuni istanti i presenti con il fiato sospeso.

    Secondi che sono stati all’apparenza lunghissimi prima che iniziasse lo strepitio dei petardi caricati sul Carro.

    Ed ecco che lo spettacolo pirotecnico ha “incendiato” il Carro e gli animi, che hanno risposto con un applauso.

    L’esito del volo è stato favorevole, come quello del giorno di Pasqua a Greve in Chianti (e quello più “famoso” a Firenze): segno di buon auspicio.

    L’evento di martedì 19 aprile  è iniziato con la funzione religiosa presieduta da don Alessandro, padre Lorenzo Bonomi dell’Eremo di San Pietro alle Stinche, il seminarista Duccio Palmieri e i rappresentanti della Compagnia di Panzano.

    Ad accompagnare la funzione anche la Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Panzano.

    Per poi passare sul sagrato, dove tra una preghiera della pace e un’altra sono stati eseguiti vari brani musicali.

    Un appello per la pace è stato letto in varie lingue, italiano, inglese, albanese, francese e arabo (ve lo riportiamo qui sotto integralmente), mentre i giovani hanno sventolato le bandiere colorate. Chiedendo la fine della guerra. 

    APPELLO PER LA PACE

    Panzano in Chianti, 19 aprile 2022, Martedì di Pasqua

    Da quando è stata inventata, la polvere da sparo ha avuto e continua ad avere molti usi. C’è quello violento al quale gli uomini ricorrono tristemente di continuo.

    Ce ne sono molti di tipo industriale. Infine, c’è quello simbolico cui assisteremo tra poco: fuochi, scintille e detonazioni per esprimere la nostra gioia e fare festa, ma anche – così si credeva nell’antichità – per spaventare e scacciare gli spiriti cattivi.

    Ecco, noi stasera vogliamo dare allo scoppio del carro, che torna dopo due anni di irreale silenzio, un significato forte e preciso: BASTA CON LA GUERRA, CON TUTTE LE GUERRE, NO ALLA GUERRA, SÌ ALLA PACE.

    In particolare, facciamo nostre le parole di Papa Francesco: “La vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un modo diverso di governare il mondo ormai globalizzato. Di fronte al pericolo di autodistruggersi, l’umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia”.

    Proponiamo di mettere in ogni fuoco d’artificio di stasera un proposito di pace:

    basta guerre, piccole o grandi, tra noi!

    basta logiche del tipo: “io lo capisco e tu no”!

    basta con la competizione a qualsiasi livello!

    scopriamo che si può anche litigare senza farsi la guerra e poi fare pace!

    combattiamo ogni tipo di indifferenza!

    facciamo crescere a dismisura l’accoglienza!

    SE VUOI LA PACE, PREPARA LA PACE, COLTIVA LA PACE, RISCHIA, TI PREGO, LA PACE!

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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