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sabato 14 Giugno 2025
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    Greve: il rapporto tra Kafka e la fotografia al centro del secondo incontro con il filosofo Sergio Vitale

    L'iniziativa è prevista sabato 23 novembre alle ore 16 presso la biblioteca comunale "Carlo e Massimo Baldini"

    GREVE IN CHIANTI – Dopo il successo della serata iniziale che ha visto la partecipazione di tantissime persone nella sala della biblioteca comunale “Carlo e Massimo Baldini” la comunità chiantigiana si prepara a partecipare al secondo incontro dedicato a temi, approfondimenti, riflessioni e argomenti di carattere filosofico nell’ambito della rassegna culturale ideata dall’assessora Monica Toniazzi.

    L’esperienza e la competenza di Sergio Vitale, già docente in Psicologia generale e Psicologia dell’arte e della letteratura presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze, sono il cuore della mini stagione filosofica intitolata “Pensiero lento”, organizzata tra gli scaffali della biblioteca comunale di Greve in Chianti fino al 5 dicembre.

    Al centro dell’appuntamento di sabato 23 novembre alle ore 16 l’intervento del docente che aprirà un focus sul rapporto tra Franz Kafka e la fotografia, dedicato al centenario dalla morte del grande scrittore boemo.

    “La nascita della fotografia, quasi duecento anni fa – dichiara il filosofo – è stata un evento rivoluzionario che ha modificato la nostra percezione della realtà e ci ha consentito di vedere ciò che altrimenti non avremmo mai visto”.

    “Quale ruolo ha avuto l’immagine fotografica nella vita e nell’opera di Kafka? – domanda – Rispondere a questi interrogativi sarà un modo per ricordare il grande scrittore in occasione del centenario dalla sua morte”.

    “Sono molto contenta dell’esito della prima iniziativa – sottolinea l’assessora alla cultura Toniazzi – che è stata caratterizzata da un ampio coinvolgimento del pubblico. Incontri culturali che ispirano scambi di idee e riflessioni collettive, come quella che stiamo proponendo, possono aiutarci a sperimentare il piacere del pensiero critico e ad individuare strumenti per imparare ad orientarsi nelle problematiche di tutti i giorni”.

    “A questo – tiene a evidenziare – si aggiunge l’importanza, se non la necessità, di moltiplicare le occasioni di condivisione in cui si prende coscienza del bisogno di partecipare attivamente, vivere gli spazi pubblici, e riappropriarci dei nostri luoghi di libertà, per costruire una comunità responsabile che considera la consapevolezza uno strumento di dialogo e crescita educativa, culturale, sostenibile della società”.

    L’appuntamento “Un fotografo di nome Kafka” sarà seguito dal terzo e ultimo evento in programma giovedì 5 dicembre alle ore 16 dal titolo “La vita è un paradiso (?) di bugie”.  

    Sergio Vitale si è occupato del pensiero freudiano, della filosofia fenomenologica, di Merleau-Ponty, delle teorie dell’esperienza, nonché di tematiche relative alla fotografia, all’arte moderna e contemporanea e al paesaggio.

    La cittadinanza è invitata a partecipare.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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