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venerdì 20 Settembre 2024
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    La rimozione della luminaria “XMAS” a Greve in Chianti finisce anche ad Agorà, su Rai 3

    Ma la motivazione diventa genericamente legata al nome troppo... esterofilo, e non alle richieste arrivate per motivi politici

    GREVE IN CHIANTI – Via via che ci si avvicina al Natale, la notizia pubblicata sul Gazzettino del Chianti lo scorso 6 dicembre, sulla rimozione di una luminara con la scritta “XMAS” da piazza Terra Madre, a Greve in Chianti (qui l’articolo), sta “sbarcando” (come ampiamente prevedibile) anche a livello nazionale.

    Molte le testate la stanno rilanciando. Lo ha fatto anche Agorà, la trasmissione di approfondimento giornalistico su Rai 3.

    Che è arrivata con le sue telecamere e con la giornalista Cinzia Giubbini per raccontare questa (surreale) vicenda (lo potete vedere qui).

    E così, partendo da piazza Terra Madre, dove al posto della scritta “XMAS” (abbreviazione di Christmas in inglese) è stata posizionata una luminaria a forma di pacco regalo, intervista residenti, commercianti, prima di passare alla casa del popolo.

    E la realtà della motivazione della rimozione, dovuta alle proteste di alcune persone che si sono rivolte all’amministrazione comunale (che poi si è occupata della sostituzione) poiché quella scritta ricordava (a loro modo di vedere) la Decima Mas, la formazione militare che dopo l’armistizio si schierò dalla parte dell’esercito nazista, macchiandosi anche di crimini di guerra, diventa… altra.

    Ovvero, una generica rimozione per motivi “linguistici”. Lo spiega, nel servizio, lo stesso sindaco Paolo Sottani.

    “Alcuni anziani – dice – hanno chiesto più volte cosa volesse dire, così abbiamo deciso per una luminaria diversa”.

    Insomma, secondo il sindaco nessuna rimozione per motivi “politici” (anzi, nell’intervista parla di “proposte assurde come quella che faceva riferimento al fascismo”).

    Intanto però Claudio Gemelli, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e consigiliere comunale di opposizione a Greve in Chianti, ha presentato una interrogazione.

    Per far spiegare pubblicamente (e ufficialmente) all’amministrazione i motivi della rimozione della scritta.

    E per chiedere se questa rimozione (la luminaria è pagata dai commercianti del CCN) ha comportato delle spese per le casse comunali.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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