GREVE IN CHIANTI – "L’inceneritore è una macchina obsoleta, poco efficiente da un punto di vista energetico, antieconomica, climalterante ed assai pericolosa per la salute dei cittadini. C’è una robusta letteratura scientifica internazionale che supporta quest’ultima affermazione".
E' l'incenerimento dei rifiuti il tema che negli ultimi anni ha animato più di tutti gli altri il dibattito pubblico a Greve in Chianti: lo sarà a maggior ragione il 15 ottobre, quando se ne parlerà in un consiglio comunale aperto. E le riflessioni del M5S grevigiano non fanno che confermarlo.
"Nonostante queste evidenze – dicono – il sindaco di Greve Paolo Sottani, afferma che l’inceneritore di Case Passerini, meglio conosciuto come l’inceneritore di Firenze, è necessario, in perfetto allineamento al Renzi pensiero. A Testi invece l’inceneritore non va bene, aggiunge il sindaco. sullo sfondo l’articolo 35 del cosiddetto decreto Sblocca Italia, che vorrebbe riempire l’Italia, con altri 12 inceneritori, di cui due in Toscana da 150.000 tonnellate/anno cadauno".
"Una deriva inceneritoristica questa del Pd – accusano – molto preoccupante per la salute e l’ambiente, che fa solo il gioco delle multiutility A2A, Iren, Hera, Acea. Giovedi 15 ottobre in una seduta straordinaria aperta del consiglio comunale, alle 21 presso la sala Margherita Hack, Palazzo della Torre, si derubricherà Greve in Chianti dai Comuni a Rifiuti zero, a causa di questa posizione inceneritorista-nimby del sindaco di Greve Paolo Sottani".
"Rossano Ercolini – annunciano – presidente di Zero Waste Italy e il professor Paul Connett renderanno la loro cittadinanza onoraria. L’inceneritore di Firenze non chiuderà affatto il ciclo dei rifiuti dell’Ato Toscana Centro, perché le discariche sono strutturali all’incenerimento. Infatti quest’impianto produrrà tra 30.000 e 50.000 tonnellate/anno di ceneri e scorie, che dovranno essere collocati in modo parziale o totale in discariche idonee".
"Con questo vetusto ciclo integrato di rifiuti fiorentino – accusano – avremo, sicuramente dipendenza da discariche per rifiuti pericolosi e conseguente riduzione dell’autosufficienza dell’Ato e diffusione di inquinanti tossici e persistenti nell’ambiente, con il cosiddetto "recupero" edilizio o "valorizzazione" dei residui, che consiste nella produzione di materiali (cemento, mattoni, argilla espansa) e di manufatti nell’edilizia. E che diventa un metodo di diffusione incontrollata di pericolosi inquinanti anche persistenti, cancerogeni, mutageni (diossine, furani, metalli pesanti, IPA) che determinano rischi per la salute e rischi occupazionali".
"L’inceneritore di Firenze – rimarcano ancora i pentastellati grevigiani – non può fare a meno delle discariche, perché per il momento almeno la frazione delle ceneri leggere (fly ashes) circa 9.000 tonnellate/anno, considerate rifiuto pericoloso, devono essere collocate in discariche idonee, che non sono presenti in Italia (dove verranno smaltite?). Altro che economia circolare! Qui siamo ancora fermi all’economia lineare".
Perché, sempre secondo il M5S, "l’inceneritore di Firenze avrà ripercussioni negative, per quanto riguarda la salute dei cittadini, in particolare di quella dei bambini, per l’immaturità delle loro barriere fisiologiche e per la loro estesa "finestra di esposizione". Sempre più la scienza, documenta che l’origine di molte patologie cronico/degenerative tipiche dell’età adulta (dal diabete, all’Alzheimer, al cancro) è da ricondursi ad esposizioni ad agenti inquinanti durante la vita intrauterina".
"L’inceneritore di Firenze emetterà molte sostanze sconosciute ed imprevedibili – spiegano ancora – fra quelle note, particolato fine e ultrafine, diossine, furani, acido cloridrico, ossidi di azoto e di zolfo, idrocarburi, metalli pesanti, tutti inquinanti che possiedono azione tossica, mutagena, cancerogena e che possono causare patologie neoplastiche e non neoplastiche a carico di numerosi organi, anche se a dosaggi infinetesimali. Molte di queste sostanze (in particolare diossine, furani, PCB, metalli pesanti), agiscono anche come interferenti endocrini, cioè esplicano i loro effetti negativi anche a basse dosi, sono persistenti e bioaccumulabili, entrano nella catena alimentare e sono trasmissibili alle future generazioni".
"La gestione sostenibile dei rifiuti – concludono – passa dal rispetto delle normative europee, dalla Strategia Rifiuti Zero ed esclude completamente l’incenerimento (sotto qualunque forma, vedi cementifici, vedi impianti a biomasse) e va verso il progressivo abbandono dei conferimenti in discarica, per la tutela della salute umana e dell’ambiente".
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di Redazione
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