GREVE IN CHIANTI – Strutture ricettive abusive e illecite, prive di titolo per lo svolgimento di attività di affittacamere, casa vacanza, agriturismo, non in regola per l’omessa dichiarazione delle presenze e il pagamento dell’imposta di soggiorno.
Chi non paga le tasse e svolge attività turistico-ricettiva in maniera non regolare non sfugge al controllo del Comune di Greve in Chianti dove il sindaco Paolo Sottani dal 2014 ha messo in campo una task force che opera sul territorio per contrastare il fenomeno dell'abusivismo e dell’irregolarità fiscale legati al settore turistico-ricettivo.
I risultati, attestati dai numeri relativi ai numerosi casi individuati grazie a controlli incrociati e ad una minuziosa indagine effettuata sul web, sono rilevanti.
Lavorando in diversi ambiti di intervento dal settore ricettivo a quello immobiliare, il Nucleo Operativo Antievasione ha elevato complessivamente 220 verbali alle strutture ricettive e una 50 di segnalazioni sono state effettuate dalla polizia municipale.
Il Noa intreccia il lavoro, ognuno nei propri ambiti, di quattro settori comunali: la Polizia municipale, l’ufficio Tributi, l’Edilizia e lo Sviluppo economico.
Un’azione di controllo serrata, sistematica e mirata che combatte l'evasione fiscale attraverso una serie di interventi che spaziano dalla ricerca di informazioni condotte sul web ai controlli incrociati tra gli uffici, sopralluoghi, rilevazioni e segnalazioni trasmesse agli enti preposti quali l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza.
Tra i numerosi casi illeciti individuati nel periodo 2014-2016 la giunta Sottani ha rilevato la presenza di affitti turistici promossi e venduti con le caratteristiche di strutture ricettive disposte ad offrire servizi propri di questo tipo di attività, quali casa vacanze, affittacamere, non provviste di titolo abilitativo, di aziende che violano il regolamento comunale Imposta di soggiorno, di immobili i cui i proprietari risultano essere residenti, spacciati per affitti turistici.
“Abbiamo lavorato attraverso la consultazione di siti internet e e-commerce – spiega il comandante della polizia municipale grevigiana Massimo Zingoni – sono molte le aziende infatti che vendono e mettono in vetrina servizi per i quali non sono autorizzati; abbiamo esaminato movimenti migratori dei turisti presenti sulla Banca Dati Cessioni di Fabbricato in uso al Comando e acquisito direttamente sul territorio e a contatto con gli stessi turisti informazioni puntuali sui servizi offerti, il pagamento del soggiorno e dell’imposta di soggiorno”.
Nel bilancio annuale dell'antievasione figurano anche casi di automobili straniere fantasma che i proprietari non hanno dichiarato di possedere e per le quali non sono state versate le relative tasse.
L'attività del Noa si è concentrata anche nel settore immobiliare rilevando situazioni illecite per 69 appartamenti.
“La nostra – dichiara il sindaco di Greve Paolo Sottani – non è un’azione repressiva ma uno strumento preventivo e mirato a far rispettare le regole in un territorio ricco e con numerose potenzialità, che ha costante bisogno di promuoversi e in cui l’immagine che si restituisce all’esterno è fondamentale per mantenere alto il livello di qualità e di servizi erogati. Il Chianti deve poter accogliere in maniera trasparente e autorevole e l’opera di chi lavora onestamente non deve essere in alcun modo intaccata da quanti al contrario contravvengono alle regole, la lotta all'evasione è un'azione che continueremo a portare avanti per promuovere gli obiettivi turistici di un'area, bella, ricca di risorse e capace di accogliere con un sistema integrato di servizi di alta qualità”.
Attualmente sono in fase di accertamento altre 15 strutture ricettive non autorizzate ed entro il 31 ottobre saranno analizzate e sanzionate dal Noa. Nel caso in cui saranno individuate irregolarità verrà trasmessa la segnalazione qualificata alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate per la verifiche di competenza.
di Redazione
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