GREVE IN CHIANTI – Quei 150 posti auto che a breve diventeranno a pagamento a Greve in Chianti, rischiano di fare diventare molto caldo l'autunno grevigiano.
Dopo le proteste già pubblicate sul Gazzettino del Chianti nei giorni scorsi, adesso sono le associazioni di categoria a criticare pesantemente la decisione presa dalla giunta del sindaco Paolo Sottani.
E' in particolare Confesercenti ad alzare la voce: "A seguito di una riunione svoltasi presso il palazzo comunale – si legge in una nota – Confesercenti è venuta a conoscenza dell’istituzione di nuovi ed ulteriori parcheggi a pagamento (circa 150) a Greve in Chianti, nella piazza della Resistenza e in Largo Enrico Finetti".
"Confesercenti – accusano – non era stata precedentemente informata della volontà dell’amministrazione comunale di introdurre nuovi spazi blu per il posteggio delle auto; tale decisione era già stata deliberata dalla giunta. Informare l’associazione, maggiormente rappresentativa delle imprese del commercio e del turismo del territorio, a cose fatte non è corretto. Sarebbe auspicabile una maggior collaborazione tra le parti per raggiungere decisioni che siano il più condivise possibile".
Per Daniele Tapinassi, presidente Confesercenti Greve in Chianti, "come associazione siamo disposti a valutare senza nessun problema con l’amministrazione comunale, ogni provvedimento che possa interessare il commercio, il turismo e i pubblici esercizi del nostro territorio".
"Nel merito – dice ancora Tapinassi – siamo pronti a discutere l’opportunità o meno di inserire nuovi parcheggi a pagamento nelle zone limitrofe al centro storico; tuttavia Confesercenti vorrebbe prender parte ai processi decisionali che riguardano i cambiamenti della città; così da informare e condividere preventivamente, nei tempi dovuti, le imprese che rappresentano il tessuto economico, commerciale e sociale del territorio”.
“Essere convocati dall’amministrazione per essere portati a conoscenza di una delibera già approvata, su un argomento così importante per il tessuto commerciale di Greve – prosegue Claudio Clementi, responsabile Confesercenti del Chianti – rappresenta un modus operandi che non condividiamo, ed auspichiamo che in futuro l’amministrazione voglia avvalersi dei nostri suggerimenti prima di approvare un provvedimento di tale importanza”.
di Matteo Pucci
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