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giovedì 12 Dicembre 2024
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    Tiziano Allodoli, stoccate a Fabio Baldi: “E’ stato lui a dare il via alla stagione della crisi della sinistra a Greve”

    Alla vigilia delle elezioni, le riflessioni dell'ex assessore: "La sua, un'azione destabilizzante instancabile che è proseguita anche contro Hagge e che forse dura e durerà ancora..."

    GREVE IN CHIANTI – Ha fatto parte dell’amministrazione comunale grevigiana per cinque legislature, fra consiglio e giunta.

    Tiziano Allodoli spiega che “mi ero ripromesso di non interferire più con la politica grevigiana, specialmente ora che siamo in campagna elettorale. Ma le affermazioni di Fabio Baldi sul Gazzettino del Chianti mi inducono alcune considerazioni”.

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    “Conosco bene la storia di cui parla Baldi – dice Allodoli – Sono stato a lungo nell’amministrazione comunale: assessore per quattro legislature con Paolo Saturnini prima e Marco Hagge poi, presidente del consiglio comunale”.

    “Ha ragione Baldi – prosegue – quando parla di crisi iniziata nel 1999… ma non del Comune di Greve (che anzi in quell’anno si apprestava a varare una delle migliori giunte della sua storia!) bensì della sinistra grevigiana. E fu proprio lui a dare il via alla stagione della crisi. Chi ha un po’ di memoria si ricorda bene quando Baldi, nonostante fosse membro del direttivo DS, aiutava a far campagna elettorale la lista civica che si opponeva a Saturnini candidato dei Democratici di Sinistra. Un’azione destabilizzante instancabile che è proseguita anche contro Hagge e che forse dura e durerà ancora…”.

    “Non so se Baldi rientrerà nel Pd – dice Allodoli – e comunque non è più un problema mio… se mai lo sarà per il Pd: quello che mi sento di dire a Fabio Baldi è che per operare nelle istituzioni bisogna rispettarle. Baldi è un uomo di cui si apprezza certamente il febbrile attivismo ma deve fare un salto di qualità…”.

    “Il Comune di Greve oggi – riprende Allodoli – dopo un periodo difficile, grazie al lavoro di paziente ricucitura che è stato fatto dal sindaco in questi anni (troppo solo però per guidare un comune complesso come Greve), potrà riprendere il cammino”.

    “Certo – riflette – per tornare ai livelli di anni fa c’è molto da fare: eravamo in Champions League grazie al lavoro lungimirante prima di Giuliano Sottani, poi del primo Alberto Bencistà pragmatico e innovatore, quindi di Paolo Saturnini grazie al quale il ruolo del sindaco di Greve si sviluppò emancipandosi dalle logiche di partito”.

    “Infine – ricostruisce Allodoli – di Marco Hagge, cui spettava il compito di completare quel percorso approdando alle esigenze dell’oggi, contribuendo con la sua visione colta e onesta a sviluppare un nuovo civismo etico e progressista. Ma gli fu impedito di proseguire il suo lavoro!”.

    “E’ qui caro Baldi – dice ancora, rivolto al consigliere comunale uscente di VIVA-Cittadini per Greve – che scattano le responsabilità della politica locale, ma anche tue e di una parte dei grevigiani per le scelte di quegli anni. L’inspiegabile bisogno di tornare indietro, l’inutile scatenarsi in una reazione auto immune che destabilizzò dall’interno l’amministrazione comunale, l’uso spregiudicato di ogni mezzo pur di rivalersi sul passato”.

    “Oggi si riparte – rilancia – ci sono voluti anni ma ora si può e si deve ripartire, ma non con certe ricette! Il mondo è cambiato, il nostro ma anche quello intorno. Molte questioni sono più difficili, la guerra si è avvicinata, ci sono nuove esigenze, nuove problematiche. Altre ulteriori difficoltà arriveranno, bisogna essere lucidi, non sprecare energie inutilmente, prendersi la responsabilità, sognare e avere coraggio”.

    “Ci sono tanti giovani nelle liste – conclude Allodoli – ora tocca a loro. Ma devono essere messi alla prova: assessori non si nasce, si diventa. E poi meno certezze: se la destra governa e chissà per quanto lo farà, non è sempre e solo colpa di quegl’altri. O no?”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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