TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Premessa. Con l’aumento esponenziale dei contagi, anche nel nostro territorio e in tutta la provincia di Firenze, gli effetti “collaterali” sono stati numerosi.
Fra questi uno dei principali è quello relativo al ritirio a domicilio dei rifiuti prodotti da chi è in casa in isolamento.
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Che non può conferire come ha sempre fatto (cassonetti, bidoncini, porta a porta…), ma deve seguire delle regole che mirano a differenziare il rifiuto di chi è positivo al Covid-19. E, ovviamente, non può uscire di casa.
Durante la prima ondata questo servizio funzionava tutto sommato bene. I casi erano gestibili, in particolare nel nostro territorio, e Alia era in grado di rispondere in modo abbastanza soddisfacente.
Ma con la seconda ondata il quadro, come detto, è cambiato. E a cascata anche la raccolta dei rifiuti è stata travolta.
Raccontammo la storia di Alessandro, tavarnuzzino, l’11 novembre scorso. Isolato in casa dal 23 ottobre, a quel giorno nessuno era passato a liberarlo dai rifiuti che stava producendo.
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Peraltro, beffa delle beffe, in questi giorni è pure arrivata la bolletta di Alia, che a Impruneta vede aumenti consistenti che stanno creando proteste e a non finire.
Ma come è andata a finire? I rifiuti glieli avranno tolti da casa a questo punto al buon Alessandro… .
Niente da fare: un mese dopo, al 24 novembre, sono sempre lì. Sul terrazzo. E’ cambiata solo la loro “logistica”, in quanto Alia ha fornito alcuni bidoncini (a settimane di distanza dal 23 ottobre) per inserire le borse. Ma ancora non è passata a ritirarli.
Con il paradosso finale che nel frattempo Alessandro si è negativizzato ed ha ripreso la sua vita. Conferendo i rifiuti come ha sempre fatto.
Ma quelli prodotti quando era a casa, positivo al Covid, non possono essere smaltiti in modo normale, ma solo ritirati da personale Alia specifico. E Lorenzo ha vissuto l’isolamento da solo: figuriamoci una famiglia di tre-quattro persone. Che magari non ha neanche un terrazzo, un giardino o un garage in cui tenerli.
E sono sempre lì, sulla terrazza di casa, mai così utile… come in questo periodo.
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