IMPRUNETA – "Questo è parte di ciò che mi è arrivato su Messenger dopo il mio post su “Sarvini”, che era volutamente forzato, proprio per capire fino a che livello di odio siamo arrivati".
E' la riflessione del sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei dopo la valanga di commenti al suo post su Facebook contro il ministro dell'interno (qui sotto l'articolo).
"Tutti giusti i vostri commenti – prosegue Calamandrei . con qualcuno ho volutamente “ciurlato nel manico”. Ora fermatevi, fermiamoci, e per favore rimettiamo al centro della nostra vita i valori fondamentali!".
"Capisco le indignazioni – evidenzia – accetto anche le minacce visto che davanti ad un monitor tutti sono leoni, ma questo è il livello al quale siamo arrivati. Il materiale per riflettere non manca".
"E rimango dell’avviso – conclude Calamandrei – che giurare sul Vangelo (nessuno glielo aveva chiesto), e comportarsi come sta facendo, bene ha fatto il Santo Padre a ribadire “meglio atei che cattivi cristiani” (ogni riferimento era casuale?). Quando manca il ricordo della nostra storia, diventa difficile immaginare e progettare il futuro. Dagli errori si impara e si va avanti. Se si dimenticano gli errori del passato, diventa molto più facile ricascarci. Buona giornata a tutti. Anche al pane e nutella di… "Sarvini"".
di Matteo Pucci
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