spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 28 Marzo 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Il pasticcere fu massacrato di botte il 26 aprile 2010 nella sua casa di Tavarnuzze

    Sono arrivate altre due condanne per l’omicidio di Massimiliano Da Lio, il pasticciere ucciso all'alba del 26 aprile 2010, mentre rientrava a casa dal lavoro nella sua abitazione nel cuore di Tavarnuzze.

     

    Il pubblico ministero Paolo Barlucchi è stato convincente nella sua ricostruzione, e il giudice ha condannato per omicidio volontario due albanesi, Sandiljian Buzhala e Edinio Nikaj, a 24 e 30 anni di reclusione.

     

    Secondo quanto è stato ricostruito (e giudicato) il primo fece entrare in contatto i mandanti con gli esecutori materiali del pestaggio trasformatosi in omicidio, mentre l’altro partecipò direttamente alla terribile aggressione che portò alla morte dell'uomo. Che morì nei giorni seguenti dopo una breve agonia.

     

    Massimiliano Da Lio, titolare della pasticceria "Fabiani" sul San Gaggio, venne infatti colto di sorpresa in casa e massacrato di botte. Una vera e propria spedizione punitiva che, secondo il pubblico ministero (e i giudici), era stata pensata da Carmelo Casella, ex dipendente del fratello di Da Lio, per motivi di vendetta.

     

    Lo stesso Casella è già stato condannato in appello a 16 anni per rapina, sequestro di persona e omicidio preterintenzionale, insieme a Fabrizio Maioriello (12 anni) e Erald Nikaj, (10 anni).

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...