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venerdì 26 Aprile 2024
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    Grazie al Gruppo Fratres all’Impruneta si può ancora donare sangue… a km 0

    E' una delle poche strutture rimaste aperte in provincia, con le nuove norme sull'accreditamento: l'abbiamo visitata

    IMPRUNETA – Dopo più di un anno dalla nostra ultima visita, incontriamo nuovamente Carmina Cairo, conosciuta da tutti come Carmela, presidente del Gruppo Fratres imrunetino, e Paolo Poggini, per fare il punto sulle donazioni di sangue a Impruneta.

     

    “L’ultima volta che ci siamo incontrati – inizia Carmela – ci stavamo adeguando per soddisfare le nuove normative a livello nazione. Oggi possiamo dire di aver ottenuto sia le autorizzazioni necessarie sia l’accreditamento”.

     

    Una situazione più "rosea" di altre realtà, anche chiantigiane, che purtroppo con le nuove regole hanno perso i punti locali per la donazione. Con un conseguente calo di donatori che, in un periodo di emergenza sangue come quello che stiamo vivendo, è drammatico.

     

    La nuova normativa, nonostante abbia fatto emergere tutte queste difficoltà, perlomeno nel periodo iniziale si poneva un obiettivo principe: ridurre a zero il rischio per il ricevente.

     

    “Che è la cosa che ci sta più a cuore, senza dubbio” afferma perentoriamente Carmela. Sono molte le novità che ci raccontano Carmela e Paolo, a partire dall’aggiunta di date.

     

    “Abbiamo aggiunto – spiega – tra i quattro week-end canonici annuali (19-20 marzo, 18-19 giugno, 17-18 settembre e 17-18 dicembre), altre quattro date straordinarie (24 gennaio, 17 aprile, 24 luglio, 23 ottobre) dove è possibile sia donare per chi è già stato autorizzato in precedenza, sia fare la visita medica e gli esami per essere abilitato in futuro come donatore".

     

    "È bene sottolineare – tiene a dire – che la visita medica e gli esami sono obbligatori  per coloro che non hanno mai donato, ma anche per coloro che, pur essendo donatori, hanno donato più di due anni fa. Tutto questo per attenersi alla nuova normativa, è chiaro.”

     

    “Siamo molto orgogliosi – rimarca la presidente – a un anno di distanza, di essere ancora aperti, considerando il fatto che su 52 unità di raccolta nella provincia di Firenze siamo rimasti solo in 12, dopo l’entrata in vigore della nuova normativa”.

     

    Anche per quanto riguarda il personale ci sono state novità: “È stato necessario per i nostri medici e infermieri seguire un corso a livello nazionale. Noi abbiamo pagato sia il corso sia l’assicurazione ai nostri infermieri che però vengono volontariamente, a titolo gratuito appunto”.

     

    Un altro cambiamento introdotto dalla normativa riguarda il nuovo sistema degli appuntamenti: “Per adeguarci alla normativa abbiamo deciso di prendere gli appuntamenti: non solo per evitare sia il surplus sia la carenza di sangue, ma anche per non creare lunghe attese per il donatore: da oggi infatti è possibile prenotarsi sul sito www.fratresimpruneta.it. Ovviamente, anche chi non si prenota può donare, ma rischia di aspettare un po’ di più".

     

    Dopo queste belle notizie tuttavia ne sopraggiungono due che gettano un’ombra sul loro operato e impegno costante.

     

    Da una parte l’assenza di locali fissi adeguati, cosicchè ogni volta “dobbiamo preparare e poi portare via tutto il materiale – ci spiega Paolo Poggini – E ogni volta il “trasloco” è problematico e rischioso, considerando le apparecchiature che dobbiamo spostare”.

     

    L’altra invece, ben più grave, è la scarsa affluenza della donazione di dicembre: “Ci sono state solo 32 donazioni,un fatto insolito, considerando le 80-90 donazioni usuali in quel periodo. Non so se ciò è da attribuire al nuovo sistema delle prenotazioni, ci sarà tempo per scoprirlo” asserisce Carmela.

     

    Nonostante questo incidente di percorso, sabato 13 febbraio avrà luogo “la festa del donatore”: saranno premiati coloro che hanno collezionato 8 donazioni fino a coloro che ne hanno 120.

     

    Una notizia che scalda il cuore in questi tempi, sapere che ci sono ancora molte persone che donano incondizionatamente, molti cuori che battono.

    di Costanza Masini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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