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sabato 19 Luglio 2025
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    Dopo lo sporco e i vandalismi, lo Slargo dei Popoli diventa un laboratorio di… murales

    "Non ci possiamo accontentare di installare delle telecamere - dice l'assessore Laura Cioni - per far capire cosa significa il rispetto del bene comune"

    IMPRUNETA – Si è tenuta nei giorni scorsi un’iniziativa che ha coinvolto i giovani del territorio, a cui era presente anche l’assessore ai servizi sociali Laura Cioni.

    Per un percorso che, andando oltre lo sporco e i vandalismi di cui è stata fatta oggetto in passato questa zona del paese, racconta della creazione di un nuovo murales.

    “Lo Slargo dei Popoli – inizia Cioni – non è solo un luogo di ritrovo privilegiato dai ragazzi ma purtroppo è stato oggetto di danneggiamenti con scritte sui muri e sul pavimento. Da qui l’esigenza di un intervento educativo piuttosto che punitivo”.

    “Non ci possiamo accontentare di installare delle telecamere – continua – per far capire cosa significa il rispetto del bene comune; soprattutto quando pensiamo ai giovani abbiamo la responsabilitĂ  di far comprendere come prendersi cura dei beni comuni nel rispetto delle relazioni civili di una comunitĂ ”.

    “Occorre un intervento piĂą incisivo e diretto – rimarca – ed è per questo che ho voluto coinvolgere la cooperativa sociale Coop.21, che gestisce il servizio di educativa di strada, per la realizzazione di un progetto che coinvolgesse i ragazzi in un’azione di riqualificazione del luogo”.

    La cooperativa sociale Coop.21 offre servizi socio-educativi rivolti a diverse fasce di età (infanzia, minori, adolescenti, anziani) ed è anche agenzia formativa accreditata che organizza corsi di formazione professionale per giovani in abbandono scolastico.

    Rispetto al target minori, realizza anche progetti nelle scuole contro la dispersione scolastica e per promuovere l’inclusione sociale.

    Gli interventi di educativa di strada mirano a realizzare percorsi ed attivitĂ  di promozione del benessere giovanile, lavorando in rete con i soggetti del territorio impegnati in attivitĂ  a carattere sociale, culturale ed educativo, nell’ottica di sviluppo di comunitĂ .

    E’ un servizio rivolto alle compagnie informali di adolescenti (target 14-25 anni) durante il loro tempo libero nei loro luoghi di ritrovo.

    Il lavoro si basa sulla costruzione di una relazione di fiducia con le compagnie, sull’ascolto attivo e una volta create le basi relazionali si sviluppano percorsi specifici che hanno l’obiettivo di rafforzare i fattori protettivi (promuovere lo sviluppo delle competenze psicosociali e porre il focus sulle risorse, potenzialitĂ  e quindi il riconoscimento di capacitĂ /interessi e la valorizzazione delle diverse forme espressive, cercando di coinvolgere i ragazzi e renderli protagonisti attivi nel loro contesto) e ridurre i fattori di rischio (isolamento, abbandono, senso di inefficacia, bassa autostima).

    Gli educatori di strada, Martina e Giuseppe, hanno stimolato le compagnie con cui sono in contatto sul comune di Impruneta per avviare questo percorso che ha visto i giovani coinvolti prendersi cura di questo spazio che frequentano.

    Mercoledì scorso, il 16 giugno, hanno rimbiancato i muri in preparazione del laboratorio di writing che si è svolto mercoledì 23 giugno durante l’iniziativa, denominata Impruneta Street, in cui è stato realizzato un laboratorio di murales,  condotto da un giovane esperto di writing, Tommaso Meli, che è una delle 4 discipline che caratterizzano la cultura hip hop.

    Il writing è stravolgimento e trasformazione delle lettere di un alfabeto che in questo modo si fa graficamente nuovo e dinamico. Il colore e le linee animano lo spazio urbano a disposizione e offre possibilità espressive e significati complessi dietro ogni tag.

    L’hip hop è un approccio efficace e vitale che le giovani generazioni hanno sviluppato per prendersi cura di sĂ© e del proprio ambiente sociale in un’epoca di forti mutazioni e instabilitĂ . Un insieme di pratiche in grado di sviluppare un originale approccio riflessivo alla realtĂ  e attivare processi di apprendimento inediti.

    “Nell’ottica di prevenzione del disagio – riprende Cioni – promozione della partecipazione e sviluppo di competenze dei giovani, la realizzazione di questo percorso ha permesso di creare uno spazio condiviso e legittimato per promuovere l’espressione di sĂ© e dei propri interessi da parte dei giovani coinvolti, oltre a rappresentare un intervento di riqualificazione urbana”.

    “Offrire ai ragazzi la possibilitĂ  di esprimersi – rilancia – e occuparsi, prendersi cura di uno spazio comune è la strada per aprire con loro un dialogo, stimolare il senso di appartenenza e renderli protagonisti all’interno della comunitĂ ”.

    “Sono convinta – conclude – che i giovani che si sentono coinvolti in prima persona nella vita del proprio paese possano essere a loro volta un esempio per i coetanei e sicuramente uno stimolo per tutti noi”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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