IMPRUNETA – “Da oggi quindi, partendo dai 1.038 voti che abbiamo preso alle politiche di settembre, insieme ad Azione, lavoreremo per candidature e programma e, a primavera, chi pensa di vincere le elezioni dovrà fare i conti anche con noi”.
Si chiude così la nota ufficiale di Italia Viva Impruneta. Con la quale si annuncia, in pratica, la corsa separata dal Pd verso le elezioni amministrative della primavera 2023.
E se dovessimo fare una previsione, saremmo pronti a scommettere un euro su una lista Italia Viva-Azione che candida a sindaco il vicesindaco (uscito dal Pd alcuni giorni fa) Matteo Aramini; e una coalizione di centrosinistra (Pd, Il Coraggio di Cambiare) che candida Riccardo Lazzerini.
Vedremo cosa ci riserverà il futuro. Il presente, intanto, riserva la rottura definitiva, a Impruneta, fra Dem e renziani-calendiani.
“Fin dalla nascita di Italia Viva – si legge nella nota – la coalizione Impruneta Comune Aperto e in particolare il Pd di Impruneta (comunale) e il CDC, ci hanno considerato parte della coalizione pur non avendo rappresentanti in consiglio comunale (adesso abbiamo una nostra rappresentante in consiglio comunale)”.
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“Abbiamo sempre rispettato – rivendicano – le decisioni del gruppo consiliare e svolto un lavoro di contributi all’interno del gruppo votando tutti gli atti importanti, anche quando, magari, qualcosa da dire lo avevamo. Non abbiamo mai fatto uscite pubbliche che potessero, in qualsiasi modo, danneggiare l’immagine della giunta e della coalizione”.
“Ci siamo lamentati più volte – rimarcano – per le “scarse”, o forse sarebbe meglio dire inesistenti, convocazioni di riunioni di coalizione, a qualsiasi livello, ma sempre, e soltanto, con comunicazioni interne; all’esterno non è emerso mai niente”.
“Ultima, e più importante, premessa – rivendicano – non lo abbiamo fatto in passato, non lo facciamo adesso e anche in futuro non ci occuperemo delle discussioni interne al Pd di Impruneta (comunale); non hanno bisogno di noi per complicarsi la vita”.
“Veniamo invece ai fatti – proseguono – Considerato che a primavera 2023 ci sarebbero state le elezioni amministrative del nostro Comune e che il dibattito politico locale e nazionale metteva in dubbio il prosieguo del rapporto fra il Pd e IV, abbiamo cominciato ad inizio anno a chiedere alla coalizione ed in particolare al Pd di incontrarsi per discutere appunto delle prossime amministrative; purtroppo senza risultato”.
“Il 14 febbraio – sottolineano – invece di festeggiare San Valentino, abbiamo scritto una mail alla coordinatrice della coalizione, nonché segretaria comunale del Pd (Angela Cappelletti, n.d.r.), per chiedere, di nuovo, un incontro; ma anche questa volta non lo abbiamo ottenuto”.
“Il 21 marzo – ricostruiscono ancora – abbiamo convocato noi una riunione straordinaria dell’assemblea di coalizione, nella quale abbiamo ribadito la nostra disponibilità a proseguire le esperienze di Impruneta Comune Aperto; ma abbiamo anche chiesto una sollecita decisione del Pd che ci permettesse, nel caso di rifiuto a proseguire con la coalizione, di iniziare un nostro percorso solitario. Ancora nessuna risposta”.
“E così siamo andati avanti per alcuni mesi – rimarcano – nei quali però come detto in premessa, non abbiamo mai sollevato problemi sulla stampa o in consiglio comunale. Nel momento in cui abbiamo saputo che il Pd di Impruneta (comunale), su sollecitazione dei circoli di Tavarnuzze e Bagnolo, avrebbe iniziato a discutere delle alleanze, abbiamo deciso, pur sapendo che in caso di corsa solitaria per noi i tempi diventavano sempre più stretti, di attendere pazientemente le decisioni del Pd”.
“A forza di rimandare – riprendono – siamo arrivati alla fatidica data del 1 dicembre, data in cui l’Unione Comunale del Pd di Impruneta avrebbe dovuto, finalmente, decidere se continuare la coalizione con noi oppure no. Com’è andata la decisione, o come, in realtà, non abbiano deciso niente, lo avete letto nella cronaca politica locale. Le conseguenze di questa “non decisione” sono note e hanno portato all’autosospensione dei membri del Pd del circolo di Tavarnuzze dall’Unione Comunale e all’addio al Pd del vicesindaco Matteo Aramini“.
“In fondo però – conclude Italia Viva Impruneta – questo terremoto ha fatto sì che, finalmente, abbiamo avuto la tanto attesa risposta: come leggiamo, infatti,sulla stampa, il Pd di Impruneta (circolo Impruneta Centro), rimasto ormai “padrone” solitario dell’Unione Comunale, non ci vuole in coalizione”.
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