IMPRUNETA – L'argomento del giorno all'Impruneta, in questo primo mercoledì d'ottobre, è stato l'sms davvero infelice arrivato lunedì 30 settembre al presidente dell'Ente Festa dell'Uva Luca Gasparri.
Arrivava da un rionale a dir poco deluso dall'annullamento della sfilata dei carri di domenica 29 settembre, e che lo palesava scrivendo a Gasparri queste poche e bruttissime parole: "Speriamo non tu arrivi a domani".
Parole fuori luogo, fuori logica. Ne abbiamo dato conto con un articolo pubblicato oggi (clicca qui per leggerlo), aggiornandolo anche dopo aver saputo della telefonata fra l'autore del messaggio e il presidente Gasparri.
Qui di seguito invece (e lo diciamo con grande sollievo, certi che la storia si chiuda per fortuna qui) riceviamo la lettera pubblica di scuse da parte del rionale in questione. Che conosciamo (personalmente) da tempo come una persona schietta e… verace. Che stavolta ha capito di aver sbagliato e ci spiega… perché.
"Salve a tutti i lettori del Gazzettino del Chianti, scrivo questa lettera per chiarire quanto è accaduto lunedì sera con il “famoso” messaggio al presidente dell'ente Festa dell'Uva.
Senza girarci troppo intorno si può dire che ho fatto una grandissima cazzata (scusate il termine, ma non ne trovo altri)… doveva essere una azione goliardica ma ho toppato in pieno, trascinato dall'impeto delle dicussioni sul rione.
Ho scritto una frase che ovviamente non avrei dovuto e voluto scrivere…. ma l'ho fatto e me ne sono assunta tutta la responsabilità fin dal primo momento.
E' gia capitato e capiterà ancora che su qualche rione qualcuno possa fare qualcosa da condannare, ma non per questo si deve dare la colpa al rione o additarlo come se fosse un rione di…“ "gentaccia”".
Detto questo, che mi scuso nuovamente col presidente dell'Ente Festa dell'Uva, come peraltro già fatto direttamente. Aggiungo che, come già detto al diretto interessato, ho provato fin da ieri mattina a contattarlo per chiedere scusa, ma non è stato possibile rintracciarlo.
Spero che con questa lettera si possano placare le polemiche che sono nate. Concludo dicendo che mi scuso inoltre con chi, nel mio rione, si è sentito turbato da questa mia cazzata. Ma ormai l'ho fatta e spero che passi in fretta. Un saluto a tutti".
Riccardo Lupino
di Redazione
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