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martedì 8 Ottobre 2024
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    L’INTERVISTA / Il presidente delle Fornaci, Nidiaci: “Domenica gioia per il risultato; oggi per il significato”

    "Vittoria che dedico a tutti questi magnifici rionali che da quando sono presidente, nonostante le delusioni, non hanno mai mollato per impegno e sacrificio"

    IMPRUNETA – E’ una sorta di “ubriacatura in rosso” quella che ha colpito una parte di Impruneta, quella legata al rione delle Fornaci, dal tardo pomeriggio di domenica 29 settembre.

    Ovvero da quando il presidente dell’Ente Festa dell’Uva Filippo Venturi ha annunciato dal balcone del palazzo comunale il vincitore dell’edizione numero 98.

    Il rione delle Fornaci, che 19 anni dopo l’ultima vittoria in piazza, è tornato a trionfare alla sfilata dei carri.

    Ne parliamo “a freddo” (ma poi mica tanto) con Nicola Nidiaci, presidente del rione rosso: colui che ha avuto l’onore di alzare per primo, proprio su quel balcone, l’attesissimo trofeo in cotto.

    Le Fornaci tornano a vincere la Festa dell’Uva di Impruneta: un sottile filo rosso lungo… 19 anni si spezza

    Presidente, a vittoria arrivata… le emozioni dei giorni dopo?

    “Tantissime e molto più lucide di domenica. Oggi mi appare ancora più evidente l’importanza di questa vittoria che mancava da 19 anni. Domenica era gioia per il risultato, oggi per il significato. Tanto tempo senza vincere logora, e anno dopo anno diventa sempre più difficile trovare idee e forza per partecipare a una manifestazione che si fa sempre più competitiva”.

    A chi si sente di dedicare questa vittoria?

    “La dedico a tutti questi magnifici rionali che da quando sono presidente, nonostante le delusioni, non hanno mai mollato per impegno e sacrificio. Non era facile, ma i tanti giovani che si sono avvicinati e continuano ad arrivare, danno tantissimo entusiasmo anche ai più “vaccinati” che vedono in loro il futuro: e domenica si può dire ha avuto il suo inizio”.

    FOTO / La mitologia greca alla base dell’attesissimo primo posto del rione delle Fornaci

    Quanto è stato importante mantenere unito e sempre partecipe il rione in questi quasi venti anni senza vittorie?

    “È importante, ma in un rione lo stare uniti non lo determina il presidente, deve nascere da solo. Quando si decide di stare insieme in posti dove alla base c’è il divertimento, l’unico collante deve essere amicizia e rispetto, guardando sempre avanti e cercare di superare anche le normali incomprensioni. Solo così, prima poi, i risultati arrivano. Io spero soltanto di aver trasmesso col mio comportamento questo messaggio”.

    Cosa si sente di dire pubblicamente ai suoi rionali?

    “La cosa più scontata, un enorme grazie per aver vissuto con loro una emozione unica e irripetibile. I tantissimi abbracci ricevuti per la vittoria erano pieni di felicità e in quel momento mi sono arrivati al cuore. Grazie Fornaci!”.

    In piazza, lunedì 30 settembre, per la Camiciole

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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