IMPRUNETA – Continua a tenere banco a Impruneta la questione viabilità. Nella quale i commercianti e le attività economiche e produttive sono la prima fila delle critiche rivolte alle scelte dell’amministrazione comunale.
Commercianti che, prima dell’assemblea al cinema Buondelmonti dove è stata selezionata una delegazione per partecipare al tavolo mensile di confronto con il sindaco Riccardo Lazzerini (qui l’articolo), avevano avuto (come CCN Il Pozzo) un incontro con lo stesso sindaco e la giunta.
Incontro a margine del quale alcuni commercianti avevano scritto una lettera, rivolta a sindaco, giunta e consiglio comunale, nella quale affermavano di essere stati offesi, durante quel confronto, da un membro della stessa giunta (qui l’articolo).
Quella lettera è stata ripresa dai consiglieri comunali di opposizione di Voltiamo Pagina, Gabriele Franchi e Matteo Zoppini: “Lettera nella quale viene data notizia di alcuni gravi episodi che si sarebbero verificati durante una riunione, avvenuta il 24 aprile, tra i predetti commercianti di Impruneta e l’amministrazione comunale”.
“Basiti e sconcertati da quanto appreso – aggiungono – abbiamo protocollato una domanda d’attualità rivolta al sindaco per porre alcune semplici ma fondamentali domande. Lazzerini, che a quanto ci risulta era presente alla riunione, adesso deve assumersi le proprie responsabilità e riferire di fronte al consiglio comunale”.
“Deve spiegarci con chiarezza come sono andate le cose – incalzano – senza cercare scappatoie o mistificazioni. Gli assessori sono nominati di fiducia dal sindaco, dunque è il primo cittadino che deve rispondere del loro operato, specialmente in vicende come questa”.
“Se l’assessore si fosse rivolto ai commercianti di Impruneta con le offese e le minacce riportate nella lettera – rincarano – si tratterebbe di un comportamento gravissimo e inaccettabile”.
“I commercianti – concludono Franchi e Zoppini – che tutti i giorni con dedizione e sacrifici si prodigano per lo sviluppo del territorio, dovrebbero essere tutelati e rispettati, non certo affossati e, financo, insultati e minacciati”.
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