IMPRUNETA – La definiscono “una tragedia dal finale già noto”.
I consiglieri comunali di opposizione Gabriele Franchi (Cittadini per Impruneta) e Matteo Zoppini (centrodestra-Fratelli d’Italia) commentano così le vicissitudini degli ultimi giorni del Partito democratico imprunetino.
Con le auto sospensioni al circolo di Tavarnuzze, le dimissioni della segretaria dell’unione comunale Angela Cappelletti.
E, ieri, l’addio al partito del vicesindaco, Matteo Aramini. Un vero e proprio terremoto insomma.
“Apprendiamo del susseguirsi delle ultime vicissitudini all’interno del Partito democratico di Impruneta – iniziano – e, in tutta franchezza, nulla di tutto ciò ci sorprende”.
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“Anzi – rincarano – ci appare una tragedia dal finale già tristemente noto, nella quale a rimetterci – come sempre, purtroppo – sono gli imprunetini”.
“I figuranti sono sempre gli stessi – accusano – che, come in realtà noi andiamo dicendo da tempo, agiscono unicamente sulla base di personalismi”.
“Un partito davvero allo stremo – dicono ancora i due consiglieri comunali – dal quale prende le distanze anche l’attuale vicesindaco. Peccato che però non le prenda anche sul fallimentare operato di 5 anni di giunta Calamandrei“.
“Governano il partito come il Comune di Impruneta e le altre istituzioni – rilanciano – come se tutto fosse di loro proprietà e non dovessero mai rispondere a nessuno. Insomma, si sentono superiori a tutti e a tutto, anche alle leggi”.
“Questo è ciò che accade – concludono – quando non si amministra ma si gestisce il potere con un unico fine: crearsi i vari centri d’interesse e fan club vari per vincere le prossime elezioni”.
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