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sabato 26 Aprile 2025
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    Un bicchiere di vino, due chiacchiere, la scamerita di maiale che cuoce sulla griglia…

    Prima di tutto marinate la scamerita con aceto, aglio, pepe, sale, semi di finocchio, trito di salvia. Bastano un paio d’ore. Poi...

    Ogni stagione è caratterizzata da qualcosa di bello per quanto riguarda la cottura su brace.

    Sicuramente l’estate è fatta da lunghe serate fresche, amici, risate e griglia. Mentre d’inverno la griglia si sposta… verso casa.

    Quando ci possiamo gustrare una domenica o una sera davanti a un bel camino acceso.

    In entrambi i casi, guardare la scamerita che finisce di cuocersi con calma, con un bicchiere di vino tra le mani, mentre si chiacchiera di quel che si ama con un amico, è una meraviglia.

    Scamerita alla griglia

    Per la marinata

    Aglio, aceto, pepe, sale, salvia, semi di finocchio.

    Per la griglia

    Una fetta di scamerita alta sei centimetri, successivamente aperta a libro.

    Procedura

    Prima di tutto marinate la scamerita con aceto, aglio, pepe, sale, semi di finocchio, trito di salvia. Bastano un paio d’ore.

    Accendete il barbecue (o il camino) e disponete le braci per avere una parte più calda e una molto meno calda: questo accorgimento è essenziale per la cottura della scamertita che richiede un primo passaggio a temperatura molto modesta.

    Pulite la carne dalla marinatura ed asciugatela. Iniziate la cottura sulla parte del barbecue a temperatura più modesta.

    Quando la carne sarà cotta (diciamo 20 minuti per un taglio da 3/4 cm di altezza) spostatela in una teglia a riposare con sopra un po’ di carta argento per mantenere la temperatura (nel mio caso avevo ancora la marinatura nella teglia).

    Il riposo deve durare più o meno come metà della cottura. Terminato il riposo ripassare la carne ad alta temperatura per darle una Maillard completa.

    Note tecniche/1

    Organizzare un barbecue con due tipologie di braci serve essenzialmente per la cottura di carni (come il maiale o il pollo) che richiedono blande temperature di cottura e successivamente passaggi ad alta temperatura per terminare la Maillard.

    Note tecniche/2

    Il riposo nella cottura della carne è essenziale ha come finalità quella di mantenere l’acqua all’interno dell’alimento, ha una durata di circa metà cottura e una temperatura complessiva di qualche grado in meno rispetto alla temperatura di cottura al cuore.

    Sono nato a Firenze il primo d’aprile del 1978 all’ora di pranzo.

    Mi sono pagato gli studi cucinando, ho fatto il classico al “Machiavelli” e mi sono laureato in chimica all’Università di Firenze.

    Vivo da sempre all’Impruneta anche se viaggio per lavoro e per piacere molto di frequente, nel mio sangue scorre il Chianti nei miei pensieri Firenze.

    Dirigo i corsi accademici del Cordon Bleu di Firenze, il master in arti e scienze culinarie dell’ateneo IUL e insegno cucina scientifica ad ALMA (Parma).

    Ho il piacere di tenere lezioni di cucina in tutta Italia e gestisco consulenze in ambito ristorati un pò a giro per il mondo.

    Ogni articolo partirà con un ricordo, o comunque sarà contestualizzato all’interno di un’esperienza.

    E diventerà poi una ricetta vera e propria… .

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