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martedì 23 Aprile 2024
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    Maurizio Franchi: “Sempre più convinto di aver abbandonato il Partito democratico”

    L'ex segretario del circolo del Pd di Tavarnuzze a ruota libera: "Delirio di onnipotenza del circolo di Impruneta. Che si è sempre divertito anche a impallinare il sindaco"

    Alla fine i fatti mi hanno dato ragione, dal 21 dicembre 2022, giorno delle mie dimissioni ufficiali dalla carica di segretario del circolo Pd Tavarnuzze, restituendo la tessera del partito insieme a molti del gruppo dirigente, il Partito democratico ha continuato con azioni “scellerate” sempre meno rivolte al beneficio della comunità.

    A livello locale, non mi riconoscevo e non ci riconoscevamo più nel modus operandi dell’unione comunale, egemonizzata nei fatti dal segretario, (non super partes) e dal circolo di Impruneta centro, che, sebbene in minoranza, ha fatto di tutto per impedire anche una singola votazione, che avrebbe indicato semplicemente le prime linee di indirizzo politiche, per altro condivise unitariamente a suo tempo da tutto il partito.

    Ho fondato il Pd, aderendo al progetto fino dal principio e, come semplice militante, ho passato nottate in riunioni, eventi, elezioni, congressi, incontri e soprattutto partecipato attivamente alle campagne elettorali nazionali, regionali e comunali,  sostenendo i candidati individuati.

    Ho sostenuto sempre il candidato locale Pd, nelle parole e nei fatti, contribuendo a far sì che fosse eletto a sindaco, e dato coerentemente il mio apporto insieme al circolo di Tavarnuzze perché si potesse amministrare al meglio il paese.

    Certo, in queste due ultime legislature, ho e abbiamo anche criticato a volte alcune scelte effettuate da questa amministrazione, sempre facendolo nei modi corretti e con i giusti mezzi, cercando infine sempre la via migliore per una risoluzione condivisa.

    Altra cosa invece il modo di operare del circolo Impruneta centro che ha dimostrato a tutti, e in questo ultimo periodo in maniera eclatante, che “si discute con tutti, poi nei fatti si fa come diciamo noi”.

    Basta vedere le sparate contro il sindaco e la giunta da cinque anni a questa parte, come se fossero all’opposizione, nonostante riunioni insieme nelle quali venivano affrontate le tematiche e condivise le scelte.

    Purtroppo, questa è la “malattia cronica” di alcuni dirigenti ed iscritti del circolo di Impruneta: divertirsi ad impallinare il proprio sindaco con ogni mezzo a prescindere a qualsiasi cosa.

    Siamo poi arrivati al dunque. Il partito prevedeva un percorso per arrivare ad esprimere un proprio candidato/a a sindaco da presentare alle elezioni 2023, partito ad inizio 2022 e che sarebbe sfociato o con candidatura unica o con primarie di partito e/o di coalizione, perché di una coalizione si parlava al presente e al futuro.

    Dopo che era emerso dal confronto dei programmi dei circoli, rallentato anche da elezioni nazionali, una convergenza sulle linee di indirizzo politico da tenere, fra i circoli di Tavarnuzze e Bagnolo, con conseguente maggioranza che avrebbe confermato tale decisione con un voto in unione comunale, il circolo di Impruneta centro, con alla testa il segretario dell’ unione comunale (palesemente schierato) ha fatto di tutto per impedire che l’assemblea potesse esprimersi con un voto democratico anche se non all’unanimità.

    Dal 16 di ottobre si è passati di rinvio in rinvio ai primi di novembre, poi a fine novembre ed infine al 1 dicembre come data finale di votazione, data nella quale la segreteria metropolitana Pd, nonostante fosse stata messa a conoscenza, come a conoscenza era da mesi della situazione, è risultata assente limitandosi ad un semplice comunicato inviatoci via mail e lasciando così campo libero al circolo di Impruneta ed al segretario, di impedire la legittima votazione, consigliando ( secondo le parole riportate anche a verbale della riunione e firmato dallo stesso) la segretaria Angela Cappelletti  di dimettersi impedendo di fatto il voto.

    Addirittura la stessa segretaria ha parlato (sempre a verbale) di “dictat” da parte di organi superiori.

    Dopo tutto questo, come potevo ancora confrontarmi con questi dirigenti del mio stesso partito per il futuro?

    La fuoriuscita dal Pd Impruneta mia e di quasi tutto il gruppo dirigente ed iscritti del circolo di Tavarnuzze era ovvia.

    Il mio cuore, a livello nazionale, si riconosce nei valori statutari di questo Partito, ma a livello locale e provinciale al momento non può rappresentarmi per le ragioni espresse sopra.

    Allo stesso modo il circolo di Impruneta centro ha continuato ad operare, ad esempio nei confronti dei due assessori del circolo di Tavarnuzze che hanno restituito la tessera.

    Per chiarire i ragionamenti di tali persone, con incarichi dirigenziali, riporterò alcune frasi dette da alcuni di loro alla riunione del 21 dicembre 2022, avvenuta nella sede provinciale in mia presenza su come: “Punire i traditori che hanno lasciato la tessera Pd”… . “Bisogna dare una lezione a tali figure in modo che non traggano beneficio dalla loro posizione in amministrazione, anche se hanno ben operato”.

    Infatti, anche con il supporto della segreteria metropolitana e con il consenso del sindaco, hanno deciso di dare una punizione a chi si reso colpevole di lesa maestà, pur avendo operato e tutt’ora rispondendo al compito assegnato in questi cinque  anni con molti successi e obiettivi raggiunti.

    Ed anche qui, come è solito fare, il circolo di Impruneta centro, mostrando delirio di onnipotenza, non ha tenuto conto delle prerogative del sindaco, il quale assegna e revoca le deleghe ai propri assessori, e passando sopra a tutti ha dato alla stampa il cosidetto rimpasto punitivo, non rispettando neanche il protocollo di questi atti ed arrogandosi il modo dispotico  di operare essendone come sempre fiero di averlo fatto.

    Come ex segretario del circolo Pd di Tavarnuzze ho cercato di assolvere al meglio al mio compito, ho profuso tutto me stesso.

    Forse non sempre sarò stato all’altezza dei compiti, dividendo il tempo fra famiglia, lavoro e politica, ma ho cercato di farlo con sincerità e schiettezza, ma arrivato a questo punto ho dovuto dire basta… grazie a dei modi di fare che non condivido e che ho dovuto sopportare per troppo tempo. 

    Maurizio Franchi, ex segretario circolo Pd di Tavarnuzze

    @RIPRODUZIONE RISERVATA 

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