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giovedì 28 Marzo 2024
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    Modi di dire chiantigiani (e le loro storie): “I cento anni di… Sicuro che morì ai Ponticini”

    "Un modo di dire dovuto alla barbara fine di Luigi Brogi, detto "Sicuro", accoltellato da due banditi e derubato del misero guadagno di carrettiere"

    Cade oggi il centenario di un modo di dire “Sicuro morì ai Ponticini” dovuto alla barbara fine di Luigi Brogi, detto “Sicuro”.

    Nato a Castagnoli, al civico 19 (ora 13) nel comune di Gaiole, il 25 aprile del 1866 e deceduto il 18 aprile del 1923 (all’età di anni 57) presso il Ponte della Sughera, poco dopo San Giovanni a Cerreto.

    Aggredito, percosso, derubato (e accoltellato) del misero guadagno di carrettiere, da due banditi che vennero arrestati a Montevarchi, qualche giorno dopo.

    Presso l’anagrafe del comune di Gaiole, si trova la data certa della sua nascita, ma non era residente nel comune poco dopo e al momento della sua uccisione.

    Non vi è traccia della sua presenza di Luigi Brogi come residente nel comune di Castelnuovo, stando all’ ufficio anagrafe del paese.

    Maggiori informazioni si potrebbero trovare andando a frugare presso l’Archivio di Stato di Siena, dove sono custoditi i vecchi rapporti di carabinieri e Questura dell’epoca.

    Andrea Pagliantini

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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