Oggi per andare e tornare da casa a Firenze ho usato l’autobus di Autolinee Toscane, l’andata fino a Firenze è andata bene, ma vi racconto l’Odissea del ritorno.
Arrivo con la tramvia a Porta al Prato, vado all’Hub Vittorio Veneto e guardo sugli orari quando parte il primo autobus per San Fabiano (capolinea dell’autobus).
Sugli orari San Fabiano non è menzionato, allora chiedo al personale presente (biglietteria e informazioni), mi viene detto che un autobus parte per San Fabiano alle 12.55, arriva un autobus per Mercatale via Sant’Andrea in Percussina, chiedo all’autista se per caso vada a San Fabiano, la risposta è “no vado a Mercatale”.
Aspetto e alle 12.52 chiedo all’ufficio informazioni/biglietteria e mi dicono che dagli orari alle 12.55 partono due autobus, uno va a Mercatale, l’altro a San Fabiano.
Dubito ma mi arrendo a tanta certezza, attendo e alle 12.58 ancora nessun autobus per San Fabiano (l’autobus per Mercatale è partito alle 12.55 spaccate), torno all’ufficio informazioni/biglietteria, l’addetto segnala la situazione e mi dice che, non poche volte gli orari che gli danno a loro hanno degli errori e che l’autobus successivo per San Fabiano era alle 13.50.
Ho un bel po’ di tempo per ispezionare questo nuovo hub e stilo una lista di problemi che elenco in ordine sparso:
-
Ufficio informazioni/biglietteria, è presente un’addetto che fa i salti mortali coadiuvato da credo un autista, mandato li da tutt’altri contesti (linee non presenti nell’hub), sembra non formato per stare al pubblico, che anche lui fa i salti mortali per essere utile. Il servizio è insufficiente.
-
Bagni presenti solo per il personale Autolinee Toscane, non per i clienti, e si tenga presente che siamo in piazza Vittorio Veneto, dove oltre a un lussuoso hotel non c’è nulla.
-
Non è presente un bar nemmeno automatizzato e i più vicini sono fra i 203 metri e 497 metri (sola andata) e si tenga presente che siamo in piazza Vittorio Veneto, dove oltre a un lussuoso hotel non c’è nulla.
-
Non ci sono panchine per attendere l’arrivo dell’autobus, solo una piccola sala d’aspetto (quasi completamente vetrata) con qualche sedia.
-
Non ci sono pensiline dove attendere in caso di solleone o pioggia.
-
Una delle sedie nella sala d’aspetto intralcia l’uscita d’emergenza.
-
Nella sala d’aspetto c’è il dispenser per il gel sanifica mani, ma è vuoto e non è indicato.
-
Su tutti i marciapiedi mancano i cestini per i rifiuti, presenti solo in sala d’aspetto.
-
Manca la numerazione dei marciapiedi così che non si sa a quale marciapiede arriva il proprio autobus.
-
Dietro i marciapiedi, le catene (catenine da giocattoli per bambini) che dovrebbero impedire l’accesso, anche accidentale, ai binari della tramvia sono: deboli, in parte rotte o assenti, cosi da creare dei varchi da cui si può finire direttamente sotto i convogli della tramvia.
-
Assenza di cartellonistica di pericolo tramvia.
-
Uso promiscuo dell’hub autobus e autocarri pesanti, credo di servizio al cantiere dell’ex teatro comunale, mentre aspettavo ne sono entrati 2 a fila, hanno curvato nell’hub e si sono infilati in via Solferino.
-
Gli orari presenti sono: incompleti, poco comprensibili e le informazioni che vengono date sono alle volte (vedasi il mio caso) sbagliate.
Non oso immaginare cosa possa succedere in quell’hub alla riapertura delle scuole.
Leggo sul motore di ricerca, che Hub significa aeroporto internazionale di transito, e non dico altro!
Cordiali saluti.
Giovanni Pantani
@RIPRODUZIONE RISERVATA