Da circa due anni mi sono trasferita nella zona che da Mercatale si arriva a Panzano in Chianti.
Una zona che non necessita di presentazioni.
Con la riapertura della caccia la dinamica, a mio avviso, piena di contraddizioni fra interessi di una stretta cerchia di persone (i possessori di un porto d’armi per interesse “sportivo”) e interessi di tutta la comunità (rispetto dell’ambiente e dei principi che lo regolano) si fa sentire quotidianamente.
In questi giorni, ogni fine settimana o festività, si apre con il suono dei fucili fin dalle prime ore del mattino.
E non si tratta di rumori piacevoli o che non destino ricordi allarmanti, visto il momento storico in cui ci troviamo.
Ma di veri e propri bombardamenti in un ambiente che, visto il lungo periodo di siccità estivo, ha solo bisogno di riappropriarsi dei suoi ritmi.
Vi scrivo quindi per segnalare questo problema e segnalarlo a un comune – quello di San Casciano – che si fa onore per tante iniziative culturali di ampio respiro.
Un’amministrazione pubblica attenta alle problematiche dell’oggi e che, a mio avviso, dovrebbe regolamentare e controllare maggiormente chi, in questa epoca di conflitti, ha economie e tempi per fare guerra a uno dei nostri beni più preziosi.
L’ambiente.
Chiara Mellini
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