MERCATALE (SAN CASCIANO) – Stupiscono i suoi occhi, guizzanti e azzurri come il cielo. La sua presenza di spirito, un'allegria contagiosa che non può che far star bene.
Dina Parronchi festeggerà i suoi 100 anni, compiuti mercoledì 18 dicembre, sabato 21 dicembre con una festa con tutti i parenti. Che andranno a trovarla all'Opera Pia Vanni di Impruneta. Dove vive da alcuni mesi, accudita con amore.
In anticipo al festeggiamento "ufficiale", ma proprio nel giorno del suo compleanno, sono andati a trovarla ben due sindaci: Alessio Calamandrei, quello di Impruneta, suo attuale comune di "residenza"; e Massimiliano Pescini, quello di San Casciano, suo comune da sempre. Che le ha portato dei fiori e lo stemma del suo paese.
Pescini che, mercatalino come Dina, ben conosceva la signora e la famiglia. Ad accogliere la "delegazione" dei sindaci, accanto alla nuora e a una nipote di Dina, alcune infermiere dell'Opera Pia, la direttrice Donetta Verniani, il presidente Marzio Magherini.
Dina è nata il 18 dicembre del 1913 alle Quattrostrade, borgo a metà strada fra Mercatale e Valigondoli: contadina, il marito si chiamava Livio Bartalesi, e si è occupato di movimento terra con ruspe, escavatori. Aveva avuto un figlio, che non c'è più da 10 anni.
Almeno fino ai 90 anni è stata sempre attivissima: andava al mare con gli anziani, le piacevano le balere ("Ballerei anche ora se potessi" dice sorridendo). Le piaceva particolarmente andare in Riviera Romagnola.
Conosce tantissimi proverbi, detti popolari, le piace tantissimo la compagnia.
"Mi ricordo – ci dice mentre la salutiamo – quando il mio babbo tornò dalla guerra del '15-'18. Mi teneva per la mano e gli chiedevo quando sarebbe tornato via, mi ricordo la contentezza quando mi disse… mai".
di Matteo Pucci
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